Quante volte vi hanno detto che smettere di fumare è facile ed è solo questione di forza di volontà? Non so se sia di grande aiuto ripetere a chi ha serie difficoltà a smettere che in realtà darci un taglio con le sigarette è un gioco da ragazzi. Può sminuire la sfida che lo attende, che più che la forza di volontà e la resistenza alle tentazioni deve chiamare in gioco motivazioni personali.
Certo, ci sono motivazioni valide un po’ per tutti: tutelare la salute, evitare di avere il fiato corto dopo un solo piano di scale, liberarsi dall’alitosi e dall’odore di fumo nei capelli e sui vestiti, dalla tosse cronica. Però c’è sempre quella molla che scatta, più determinante di altre, che fa la differenza nella decisione definitiva di dire addio alle sigarette. Scoprire qual è la nostra molla, quella che ci farà sentire fieri della nostra scelta e determinati a non accenderci mai più una sigaretta, è fondamentale. Vi accorgerete di averla trovata quando non solo smetterete di fumare, ma ve ne andrete in giro a dire quanto è stato facile, ripetendo ad ogni fumatore quanto sia stupido fumare.
Oggi vi svelo la mia di molla: ho smesso quattro anni fa definitivamente, quando per motivi di lavoro mi sono imbattuta in tutti i danni che provoca il fumo e nello specifico nelle sostanze contenute nelle sigarette e/o sprigionate dal fumo. Più che per ragioni economiche e di altro genere, smettere per difendersi da questi veleni è stato più semplice e motivante. Vi elenco, di seguito, tre delle sostanze che più intossicano l’organismo, aiutandomi con il materiale dell’AIRC ed augurandomi che anche per voi saranno illuminanti (altrimenti continuate a cercare la vostra molla).
E voi, amici di Benessereblog, avete smesso? Qual è stata la vostra molla?
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