Come superare il Burn out
Visto che l'OMS ha sdoganato il Burn pout come una vera e propria patologia, ecco qualche consiglio su cosa fare in caso di esaurimento.
Nel mese di maggio 2019 l’OMS ha riconosciuto il burn out o bournout come una vera e propria sindrome. Secondo l’OMS, il burn out è un fenomeno occupazionale che deriva da uno stress cronico mal gestito. Il burn out si riferisce esclusivamente alla sfera lavorativa (anche se problemi personali in altri ambiti possono contribuire al suo sviluppo). Mentre in origine il burn out era visto come qualcosa che colpiva solitamente operatori sanitari, assistenti sociali, veterinari e tutti coloro che erano a continuo contatto con le persone, adesso si è visto che possono sviluppare questa sindrome tutti colori che, per lavoro, hanno un alto grado di contatti personali: avvocati, manager, impiegati in uffici pubblici, ristoratori… E può colpire a qualsiasi livello, sia il dipendente che il datore di lavoro.
Come si manifesta il burn out?
Il burn out è una sorta di esaurimento sia fisico che emotivo. Sono tanti i fattori che possono scatenarlo:
- lavoro eccessivo o lavoro non adatto a quella persona
- scarsa remunerazione
- aspettative e obiettivi eccessivi
- scarse risorse per risolvere il carico crescente di lavoro
- considerare il lavoro come se fosse la vita sociale
- introversione
Il lavoratore colpito dal burn out si sente progressivamente sempre meno in grado di gestire il carico di lavoro. Inizialmente cercherà di compensare, ma quando non ci riuscirà si sentirà un fallito, proverà rabbia o indifferenza e non vorrà più andare al lavoro. Chi soffre di burn out è sempre stanco, prova sia un senso di negatività che un costante senso di colpa. Inoltre non riesce a concentrarsi. E le cose peggiorano perché compaiono anche sintomi fisici:
- insonnia
- mal di testa
- dolori addominali
- inappetenza
- nausea
- vertigini
- raffreddore
- dolore al petto
- dolori muscolari
Cosa fare in caso di burn out?
Prima di tutto il lavoratore che soffre di burn out deve rendersi conto davvero di avere un problema. A questo punto ha bisogno di un professionista (un coach, uno psichiatra o uno psicolog) che lo aiuti a capire cosa lo ha portato fino ad avere questi problemi: solo capendo tutto ciò potrà modificare il suo comportamento in modo da imparare a gestire la situazione. Ma non basta. Il problema del burn out nasce sul posto di lavoro e spesso coinvolge gli altri colleghi e i datori di lavoro: rivalità, ansie, frustrazioni, scarsa considerazione, rimproveri costanti senza mai avere gratificazioni possono indurre una persona a soffrire di burn out. Se non verrà modificato anche l’ambiente di lavoro, sarà più difficile per chi soffre di burn out riuscire a uscire dalla situazione in cui si trova.
Nel frattempo, se si pensa di essere sull’orlo del burn out, bisognerebbe cominciare a cambiare qualcosa:
- identificare degli obiettivi più realistici e alla nostra portata
- separare la vita privata da quella lavorativa
- trovare dei momenti di pausa durante la giornata in cui staccare la spina
- introdurre delle novità piacevoli nella propria routine
- provare delle tecniche di rilassamento
- chiedere aiuto agli altri
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