Consigli per l’uso delle caraffe filtranti
Una delle prime che abbiamo conosciuto è stata la Brita, nota caraffa di filtrazione della semplice acqua del “rubinetto”, ormai conosciuta in tutta Italia. Oggi ne esisono di vario tipo; c’è chi le usa regolarmente e volentieri e c’è chi ancora storce il naso ed è rimasto un po’ scettico all’idea. Ma queste caraffe filtranti […]
Una delle prime che abbiamo conosciuto è stata la Brita, nota caraffa di filtrazione della semplice acqua del “rubinetto”, ormai conosciuta in tutta Italia. Oggi ne esisono di vario tipo; c’è chi le usa regolarmente e volentieri e c’è chi ancora storce il naso ed è rimasto un po’ scettico all’idea. Ma queste caraffe filtranti funzionano davvero bene? E come vanno utilizzate al meglio?
Funzionano semplicemente così: l’acqua immessa viene fatta passare attraverso delle apposite cartucce filtranti, che, grazie al carbone attivo in esse presente, trattengono il cloro ed altri composti “inquinanti”. Il meccanismo è davvero semplice. In alcune cartucce sono inseriti anche dei battericidi.
Per il corretto funzionamento delle caraffe filtranti, bisogna seguire solo dei piccoli accorgimenti: consumare l’acqua presente nella caraffa entro 2 giorni e possibilmente trasferirla in bottiglia; conservarla in frigo, in modo da evitare la proliferazione dei batteri e cambiare i filtri non appena si avverte che l’acqua sta cambiando “gusto”. Provare per credere!
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