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Continuare ad allenarsi anche se si è ammalati?

La domanda così posta sembra quasi assurda e la risposta suona ovvia: naturalmente no, quando si è ammalati ci si riposa, almeno in teoria. Ma gli irriducibili dell’allenamento, quelli che seguono programmi serrati e per cui l’attività fisica è il toccasana che migliora la giornata a sera, non è così facile.Ma d’altro canto quando ci […]

Continuare ad allenarsi anche se si è ammalati?

La domanda così posta sembra quasi assurda e la risposta suona ovvia: naturalmente no, quando si è ammalati ci si riposa, almeno in teoria. Ma gli irriducibili dell’allenamento, quelli che seguono programmi serrati e per cui l’attività fisica è il toccasana che migliora la giornata a sera, non è così facile.

Ma d’altro canto quando ci si sente a pezzi perché il raffreddore non dà tregua e quella sottile influenza ci fa sentire le ossa rotte, come si fa a mettersi le scarpe da ginnastica e correre sul tapis roulant? Eppure è dimostrato che l’attività fisica aiuta le difese immunitarie e dunque, almeno in linea teorica, fermarsi può essere quasi peggio che continuare.

Bisogna tuttavia distingue tra sintomi iniziali e malattia conclamata: un po’ di raffreddore per aver preso vento tornando dal lavoro in motorino non è come avere la febbre e non sentirsi la forza di alzarsi dal letto. Voi che ne dite? Andate in palestra anche se non vi sentite in gran forma convinti che dopo andrà meglio o non aspettate che la scusa per restare al calduccio in casa?

Foto | Flickr

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