Contro la morte cardiaca improvvisa in arrivo un nuovo farmaco
Al fine di prevenire i casi di morte cardiaca improvvisa, uno studio tutto italiano sta testando un nuovo farmaco!
Per prevenire la morte cardiaca improvvisa sarebbe in arrivo un nuovo farmaco, nato in seguito ad uno studio tutto italiano, che ora è nella fase della sperimentazione del medicinale. Questa ricerca scientifica, infatti, ha scoperto le cause della morte cardiaca improvvisa, un evento raro, ma che ultimamente è stato protagonista della cronaca con decessi di sportivi mentre praticavano le loro discipline.
Oggi contro la morte cardiaca improvvisa potrebbe arrivare un farmaco, ideato da un gruppo di ricercatori di Firenze: in laboratorio hanno individuato le cause del problema, mettendo a punto un medicinale per prevenire i decessi in chi soffre di cardiomiopatia ipertrofica.
La cardiomiopatia ipertrofica colpisce lo 0,5 per cento della popolazione e spesso causa la morte cardiaca improvvisa in soggetti giovani, nei quali si riscontra un cuore più ispessito che causa un flusso del sangue più difficoltoso. Tra i sintomi abbiamo la scarsa resistenza a fare sforzi, dolori al petto durante la pratica sportiva, alterazioni del battito cardiaco.
Spesso le persone ci convivono per tutta la vita, senza avere sintomi o problemi, mentre in una piccola percentuale porta a morte improvvisa. Non esiste ancora una terapia precisa, anche se un team di studiosi di Firenze, guidati da Alessandro Mugelli, farmacologo e direttore del Dipartimento NeuroFarBa dell’Università di Firenze, ha compiuto in questo senso passi da gigante.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Circulation, ha analizzato campioni di tessuto di 26 pazienti durante una miectomia. Isolate le cellule malate hanno scoperto che le anomalie sono dovute ad eccesso di una corrente che attraversa la membrana delle cellule:
Individuata l’alterazione, abbiamo provato a trattare le cellule con un farmaco già in commercio come antiaritmico, la ranolazina, perché sappiamo che blocca selettivamente la corrente “anomala”. Abbiamo visto migliorare significativamente la funzionalità delle cellule malate e da questa constatazione è partita una sperimentazione clinica sui pazienti. Il farmaco è infatti già in uso, si tratta di capire se darlo a pazienti con cardiomiopatia ipertrofica possa migliorarne le condizioni e prevenire la morte improvvisa.
Il test sul farmaco è stato avviato lo scorso settembre 2012 e dovrà stabilire se il farmaco può aiutare in questi casi!
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Via | Corriere