Coronavirus, consigli per le irritazioni da mascherina
Qualche consiglio per evitare le irritazioni e gli arrossamenti provocati dalle mascherine, obbligatorie nella fase 2 della lotta al Coronavirus.
La fase due della lotta al Coronavirus è entrata nel vivo, una fase che ci invita alla prudenza e all’utilizzo di mascherine, guanti e igienizzanti alcolici per le mani. Le mascherine sono fondamentali quando si sta con le altre persone e sono obbligatorie se non si può mantenere la giusta distanza dagli altri. Utilizzare a lungo le mascherine può portare a irritazioni e arrossamenti della pelle, soprattutto adesso che le temperature iniziano a salire e comincia a fare caldo.
Le mascherine, seppur fatte con i migliori materiali, non fanno respirare la pelle, fanno sudare e non permettono il corretto ricambio dell’aria. Se si utilizzano per poco tempo i fastidi sono contenuti, se però si devono utilizzare per 8 ore al giorno il rischio di irritazioni è decisamente alto.
Mentre ci riappropriamo di un po’ di normalità dobbiamo avere sempre con noi le mascherine, per proteggere noi stessi e gli altri, e dobbiamo anche imparare a prenderci cura della nostra pelle.
Il primo passo è lavare spesso il viso, prima e dopo l’utilizzo della mascherina e usare la crema idratante almeno 2 – 3 volte al giorno, in modo da avere la pelle del viso nelle migliori condizioni possibili. In caso di irritazioni è importante individuare dove si presentano e da cosa possono essere causate. Ci sono persone che sono allergiche agli adesivi delle mascherine, altre ai coloranti dei tessuti o ai laccetti e anche chi è sensibile ai detergenti che si usano per disinfettare e sanificare la mascherina.
Controllate dove avete la pelle irritata, ad esempio zona naso, orecchie, guance, mento e poi guardate la mascherina che utilizzate, cosa c’è in corrispondenza della vostra irritazione. Se il problema è blando potete lavare il viso con un detergente adatto a voi e usare la crema idratante e vedere come va. Un‘altra opzione è cambiare mascherina e puntare alle chirurgiche che sono più leggere oppure a Pixabay
Via | Ansa