Coronavirus e cure miracolose: l’opinione dell’esperto
Chi parla di cure miracolose per combattere il coronavirus, fa un grande danno per la popolazione. Ecco cosa spiega l’esperto Alberto Mantovani.
Chi parla di cure miracolose per combattere il coronavirus potrebbe creare seri danni ed assume un comportamento a dir poco irresponsabile.
A sottolinearlo è stato l’immunologo Alberto Mantovani, che in un’intervista rilasciata al Corriere ha spiegato che è fondamentale fornire informazioni corrette in merito a un argomento delicato come il Coronavirus.
Mantovani e i colleghi Maurizio Cecconi e Guido Forni sono del parere – più che condivisibile – che non sia responsabile dichiarare di avere la cura per il coronavirus, semplicemente dopo aver visto miglioramenti in una manciata di pazienti. Questo perché, anche e soprattutto in una situazione come quella che stiamo vivendo, bisogna trovare un punto di equilibrio fra “emergenza” e “rigore”.
Chi diffonde notizie di soluzioni mirabolanti senza evidenza scientifica tradisce i malati
commenta l’esperto, aggiungendo che da tempo i medici sono in contatto con Wuhan e con i loro dottori, i quali – come è comprensibile – avrebbero provato di tutto per combattere la malattia.
Mantovani ricorda che ciò che è ben noto è che il supporto respiratorio può aiutare a guadagnare il tempo necessario affinché le difese immunitarie facciano il loro lavoro. Al contrario, sugli antivirali che sono stati fino ad ora utilizzati non ci sono prove sufficienti in merito alla loro efficacia nel trattamento precoce. Su alcuni di questi farmaci l’Oms starebbe anche avviando uno studio globale, per fare maggiore chiarezza.
L’esperto menziona poi alcuni dei farmaci che, nelle ultime settimane, sono stati indicati per i loro possibili benefici contro il Covid-19. Fra questi si segnalano ad esempio il tocilizumab (impiegato in Cina dal mesi, ma che non da benefici a tutti i pazienti con certezza). Si menzionano anche altri farmaci potenzialmente benefici, ma i cui effetti collaterali non devono essere sottovalutati, poiché possono causare seri danni in coloro che li usano in modo sconsiderato e senza il consenso dei medici.