Coronavirus, in Europa quasi la metà dei morti era nelle case di cura
Hans Kluge, il direttore dell'Oms Europa, ha dichiarato che la metà dei morti per il Coronavirus era nelle case di cura.
Il Coronavirus ha creato una situazione molto pesante sotto tutti i punti di vista: lavorativo, personale, psicologico, familiare e sociale. Questa pandemia ha mostrato tutte le falle del nostro sistema e ci ha messo di fronte a responsabilità ed errori, ogni leggerezza e ogni ritardo è stato pagato (e sarà pagato) con la vita e la sofferenza. Uno dei dati più tristi dell’epidemia Covid-19 è che circa la metà dei morti in Europa era residente nelle case di cura. Istituti dove non i pazienti non possono uscire, proteggersi e difendersi e dove il virus è entrato per leggerezza, propagandosi senza ostacoli e spezzando tante vite già fragili.
Probabilmente nessuno si sarebbe mai potuto aspettare quello che è successo ma, chissà perché, quasi tutti i Paesi hanno sottovalutato l’emergenza quando era lontana. Quando si è arrivati a non avere più posti letto negli ospedali, singolarmente e globalmente, tutti hanno capito che si dovevano prendere provvedimenti seri e sacrificarsi.
Hans Kluge, il direttore dell’Oms Europa, in una conferenza stampa ha ammesso: [quote layout=”big” cite=”Hans Kluge]“Secondo le stime che arrivano dai Paesi europei la metà delle persone che sono morte di Covid-19 era residente in case di cura. È una tragedia inimmaginabile. C’è un urgente ed immediato bisogno di ripensare il modo in cui operano le case di cura oggi e nei mesi a venire. Le persone compassionevoli e dedicate che lavorano in quelle strutture – spesso sovraccaricate di lavoro, sotto pagate e prive di protezione adeguata – sono gli eroi di questa pandemia”. [/quote]
La vita umana ha lo stesso valore per tutti, anzi i più fragili vanno protetti ancora di più. Non sappiamo dov’è stata la falla sanitaria, quanto è rimasta scoperta e perché, di chi sia la colpa, sappiamo per certo che tante persone hanno perso la vita, a volte senza neanche accedere alle cure o a un tampone. Tante famiglie hanno perso i loro cari e sarà un dolore durissimo da smaltire, anche quando l’emergenza sarà passata.
via | repubblica
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