Coronavirus, in Lombardia e Veneto arriva la truffa dei tamponi a domicilio
Non basta la paura per il Coronavirus, a spaventare gli italiani ci pensano anche le truffe da parte di finti addetti dell'Ats. Ecco cosa spiegano le autorità.
Aggiornamenti in tempo reale sull’epidemia di Coronavirus in Italia.
In questo momento difficile per chi si trova al centro del focolaio del contagio da Coronavirus, alcune persone prive di coscienza stanno mettendo in atto una truffa a dir poco vergognosa. A denunciarlo è stato lo stesso comando provinciale dei carabinieri di Bergamo, che fa sapere che delle persone vestite come addetti dell’Ats stanno suonando alla porta delle persone anziane, affermando di essere li per fare dei controlli a domicilio con il tampone del coronavirus Covid-19. In realtà però queste persone sono dei malviventi che entrando nelle case dei malcapitati e li derubano.
Attenzione agli ‘sciacallì che si presentano nella zona rossa con la tuta della Croce Rossa dicendo che devono fare gli screening
ha dichiarato l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, che durante una conferenza stampa ha spiegato che nessun volontario della Croce Rossa è stato inviato a fare degli screening.
Non aprite a nessuno a meno che non abbiate richiesto voi l’intervento o sia il personale dell’Ats con un medico o un carabiniere, questa è l’equipe che opera.
Coronavirus: come funziona la truffa dei tamponi a domicilio
La truffa dei tamponi per il Coronavirus è molto semplice. I truffatori si presentano vestiti da paramedici e mostrano dei falsi tesserini di riconoscimento, fingendo di essere stati mandati per prestare assistenza sanitaria a domicilio. Quindi mostrano dei falsi tamponi da eseguire sui presenti, e approfittando della loro disattenzione e del loro timore li derubano dei loro oggetti di valore. Talvolta se li fanno persino consegnare direttamente, affermando che tali oggetti potrebbero essere contaminati dal virus e che devono quindi essere disinfettati.
Ma come fare a difendersi da questo vergognoso imbroglio?
Le forze dell’ordine consigliano innanzitutto di sensibilizzare gli anziani spiegando loro le modalità di questa truffa, e di segnalare alle autorità (chiamando il 112) qualunque circostanza sospetta.
via | Repubblica
Foto da Pixabay