Coronavirus, Roche cede gratuitamente il farmaco per l’artrite reumatoide usato in Cina
L’azienda Roche ha ceduto gratuitamente il farmaco per l’artrite reumatoide attualmente impiegato per il trattamento sperimentale della polmonite da Covid-19.
L’azienda Roche ha fatto sapere di voler cedere in modo gratuito il farmaco per l’artrite reumatoide che è stato utilizzato in modo sperimentale in Cina per il trattamento sperimentale della polmonite da Covid-19.
Nell’ambito dell’iniziativa ‘Roche si fa in 4‘ , l’azienda fa anche sapere di essere pronta a offrire il proprio servizio di telemedicina per i pazienti con diabete, e di voler donare 1 milione di euro in dispositivi di protezione che saranno destinati ai medici e per le attrezzature per le terapie intensive.
L’azienda rivela inoltre di aver dato il via a un’operazione di “volontariato di competenza”, che all’insegna della campagna ‘Stai a casa, leggi un libro‘ vuole mandare un chiaro messaggio ai giovani under 25 anni di Milano e Monza.
A commentare tali progetti è stato lo stesso presidente e amministratore delegato di Roche Farma Maurizio de Cicco, che ha fatto sapere che l’azienda, che opera nelle “scienze della vita“, sente soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo vivendo la responsabilità del proprio ruolo.
Per questa ragione Roche ha dunque deciso di:
fornire gratuitamente per il periodo dell’emergenza” il ‘tocilizumab (RoActemra)’ a tutte le Regioni che ne faranno richiesta, fatte salve le scorte necessarie a consentire la continuità terapeutica ai pazienti affetti da patologie per cui il prodotto è autorizzato. Il farmaco, spiega il Gruppo, è attualmente impiegato per il trattamento dell’artrite reumatoide e non è indicato per il trattamento della polmonite da Covid-19, ma la comunità scientifica sta dimostrando interesse al suo utilizzo dopo l’inserimento nelle linee guida cinesi. Oltre alla donazione del farmaco, l’Azienda ha dato la propria disponibilità ad Aifa per avviare uno studio clinico sull’efficacia e sicurezza di tocilizumab anche in questi pazienti.
via | Ansa
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