
This photo taken on February 4, 2020 shows a medical staff member (R) collecting a test tube containing a sample taken from a person to be tested for the new coronavirus at a quarantine zone in Wuhan, the epicentre of the outbreak, in China's central Hubei province. - The world has a "window of opportunity" to halt the spread of a deadly new virus, global health experts said, as the number of people infected in China jumped to 24,000 and millions more were ordered to stay indoors. (Photo by STR / AFP) / China OUT (Photo by STR/AFP via Getty Images)
Ad oggi non esistono ancora vaccini per i vari tipi di coronavirus già noti alla scienza, incluso il nuovo coronavirus 2019-n-CoV, ma dalla Cina sembrano arrivare dei primi segnali positivi. Non un vaccino, che sembra escluso allo stato attuale, ma una combinazione di farmaci in grado di avere degli effetti inibitori sul coronavirus 2019-n-CoV.
Lo hanno annunciato due diversi istituti cinesi, che hanno presentato due possibili combinazioni di farmaci ancora in fase di test ma con risultati promettenti. Alla Zhejiang University sostengono che una combinazione di Abidol e Darunavir, testata su una cultura in vitro del virus, può effettivamente inibire il virus.
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Il team della dottoressa Li Lanjuan si è già spostato dalla provincia di Zhejiang a quella di Hubei, focolaio del coronavirus, con l’obiettivo di effettuare dei primi test sui nuovi pazienti infetti, così da provare ad inibire il virus alla comparsa dei primi sintomi e sostituire le terapie meno efficaci attualmente in atto a Wuhan e dintorni.
A questo annuncio promettente si aggiunge la combinazioni di farmaci segnalata dal sito del Wuhan Institute of Virology: l’antivirale Remdesivir, prodotto dall’azienda statunitense Gilead Sciences, starebbe dimostrando un’efficacia se usato in combinazione con la clorochina, sostanza usata generalmente nel trattamento degli attacchi acuti di malaria e di altre parassitosi.
Anche con questa combinazione di farmaci sarebbero emersi degli effetti inibitori sul nuovo coronavirus. I risultati sui test già effettuati e quelli che saranno eseguiti nelle prossime ore e nei prossimi giorni saranno condivisi con la comunità scientifica internazionale, come disposto dalla recente direttiva dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
E proprio l’OMS è già intervenuta per frenare l’entusiasmo: “Non ci sono terapie efficaci conosciute contro il 2019-ncov (coronavirus)“.
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