Benessereblog Salute Malattie Coronavirus e terapia con plasma, Walter Ricciardi: difficile, costosa e complessa, ma promettente

Coronavirus e terapia con plasma, Walter Ricciardi: difficile, costosa e complessa, ma promettente

Walter Ricciardi interviene a parlare della terapia con plasma per il Coronavirus: è promettente, ma non così facile.

Coronavirus e terapia con plasma, Walter Ricciardi: difficile, costosa e complessa, ma promettente

Tiene banco la terapia con il plasma iperimmune come cura per il Coronavirus. Ma è davvero così facile da mettere in atto come in molti credono? Ovviamente no, ci sono molte variabili da tenere in considerazione, partendo dal presupposto che si tratta di una terapia sperimentale, che va testata e studiata in modo approfondito. Sul tema interviene anche Walter Ricciardi, rappresentante italiano nel Comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità e consigliere del ministro della Salute Speranza, che parla di una terapia

molto interessante e importante, è un approccio molto sofisticato, bisogna saperlo fare e avere grandi tecnologie. Consiste nel trasferire gli anticorpi naturali da soggetti guariti e quindi immuni ad altri con forma grave. Si è visto da alcune sperimentazioni che sta funzionando.

Se da un lato la terapia è risultata efficace nei casi testati anche in Italia, bisogna sottolineare che si tratta di una terapia difficile, costosa e complessa.

Se questi anticorpi naturali funzionano, la grossa sfida è produrli artificialmente e in larga scala, altrimenti si potrebbero proteggere e curare poche persone. E’ comunque un approccio molto promettente, se ne parla poco perché è complesso da spiegare e da fare, ma su cui si sta lavorando anche in Italia.

Walter Ricciardi interviene anche a parlare dell’app di tracciamento di cui si è tanto discusso, sottolineando che non è la soluzione se usata da sola, ma si tratta di

uno strumento d’allarme rapido, che però ha bisogno del supporto del sistema sanitario e degli operatori. Da tecnico, non sono molto soddisfatto dell’App, perché quello che sta succedendo nei Paesi democratici e’ una grande discussione, giusta che però fa perdere tempo e fa vincere il virus. Non voglio arrivare agli estremi di un Paese autoritario come la Cina, perché sono troppo forti. Ma senza geolocalizzazioni, anche soltanto con il bluetooth è possibile individuare le persone che sono entrate in contatto con positivi.

Foto iStock

Via | Adnkronos

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