Cos’è la dieta del gene magro?
La dieta del gene magro è un regime alimentare che punta ad includere nel menù cibi che danno una scossa al metabolismo, senza richiedere particolari rinunce
Si chiama dieta Sirt ma è anche conosciuta come dieta del gene magro, un regime alimentare poco privativo che da qualche anno sta conquistando gli amanti del minimo sforzo per ottenere grandi risultati. Sì, visto che qui viene assicurata una perdita di peso di 3,5Kg in una settimana, il tutto senza fare sacrifici particolari a livello alimentare.
Il principio della dieta del gene magro è infatti mangiare i cibi giusti per stimolare il metabolismo e soprattutto attivare una famiglia di geni, detti sirtuine, che influiscono positivamente sulla capacità del corpo di bruciare i grassi, ma anche su umore e longevità. In punto di forza di questa dieta è garantire gli effetti del digiuno terapeutico, ma senza effettivamente farlo.
A rendere la dieta del gene magro così popolare ci hanno pensato alcune celebrities, che l’hanno seguita con ottimi risultati. Una delle sue fan è Pippa Middleton, sorella della Duchessa di Cambridge, ma anche la cantante Adele, che si è mostrata in splendida forma dopo aver adottato questo regime dietetico.
In Gran Bretagna e Irlanda la dieta Sirt è anche stata adottata da alcuni esclusivi club benessere londinesi, ma anche molti atleti piuttosto quotati, come il campione olimpico di vela Ben Ainslie o pugile Anthony Ogogo si sono detti soddisfatti dei risultati. Persino la modella Jodie Kidd e la ex top model e ora chef Lorraine Pascale sembrano essersi affidate con successo allo stile alimentare Sirt.
A studiare gli effetti delle sirtuine sul fisico e creare la dieta del gene magro sono stati due nutrizionisti, Aidan Goggins e Glenn Matten. La coppia di medici ha anche scritto un libro, Sirt la dieta del gene magro, che ha fatto il giro del mondo ed è stato tradotto in molte lingue, italiano incluso.
Ma quali sono quindi questi cibi che attivano le sirtuine? Fra gli alimenti irrinunciabili troviamo il peperoncino thailandese, che viene suggerito tre volte a settimana, ma anche il cioccolato fondente con 85% di cacao e privo di alcali, che riducono l’azione delle sirtuine. Il consumo è di tre quadrati al giorno.
Non mancano nella lista anche il caffè, il tè verde, il vino rosso, che è fonte di resveratrolo, le fragole, le noci e il levistico, o sedano di monte, un’erba aromatica ricca di quercitina, attivatrice delle sirtuine. Nel libro di testo vengono spiegati letteralmente i cibi e le loro proprietà brucia grassi e pro-metabolismo, un buon preambolo prima di parlare della dieta vera e propria.
Quest’ultima si divide in due fasi, quella del dimagrimento e quella del mantenimento, senza dimenticare di dare qualche utile ricetta per iniziare a prendere confidenza con il nuovo regime alimentare. La prima fase dura 7 giorni e viene richiesto di abbassare l’introito calorico a meno di 1000 calorie per i primi 3 giorni, passando a 1500 calorie in quelli successivi.
In questo periodo i pasti sono più liquidi che solidi e in particolare nei primi 3 giorni si suggerisce il consumo di 3 beveroni a base di succhi verdi con un solo pasto solido, mentre nei 4 restanti i pasti solidi diventano due. Più semplice da seguire la seconda fase, che dura 2 settimane, che non mette limitazioni a livello calorico, ma suggerisce quali cibi Sirt assumere.
Ma cerchiamo ora di capire se la dieta del gene magro funzioni davvero e sia adatta a tutti. Di sicuro la prima fase, visto il regime fortemente ipocalorico, porta ad un veloce dimagrimento, ma è anche difficile da seguire e non è esente da controindicazioni, le stesse di qualunque dieta sotto le mille calorie giornaliere.
Non è difficile che nei primi tre giorni si presentino fame, mal di testa, irritabilità, pressione bassa, disturbi del sonno e alterazioni a livello gastrointestinale. Più agevole la fase successiva, quando si sale a 1500 calorie, che sono comunque poche per un soggetto adulto che ha una vita dinamica e una stazza imponente.
Per quanto quello che stiamo per dire sia trito e ritrito, la dieta perfetta è quella costruita su misura da un professionista per ogni singola persona. I regimi alimentari universali possono infatti dare qualche suggerimento utile, ma per non correre rischi per la salute, è sempre bene affidarsi all’esperienza di un dietologo o di un nutrizionista che considera il suo paziente sotto ogni punto di vista.
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