Cosa può fare l’osteopatia per l’ernia al disco?
L'ernia al disco può causare molto dolore. L'osteopatia come può intervenire per aiutare i pazienti che ne soffrono?
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L’ernia al disco è una patologia molto comune. Spesso è causata da posture errate, da cattive abitudini, ma anche da lavori usuranti e da predisposizioni che fanno insorgere il disturbo. Per risolvere i problemi di ernia al disco l’osteopatia può aiutare?
Se nei casi più gravi l’intervento chirurgico è di solito raccomandato, oggi si preferisce, quando è possibile, intervenire con altri trattamenti. Le terapie conservative sono utili a trattare il problema, con tempi che sono diversi a seconda di ogni caso. Anche l’osteopatia può essere un’ottima soluzione per chi ne soffre. Dopo una diagnosi di ernia al disco è sempre bene valutare con il proprio medico quale potrebbe essere il trattamento ottimale per non soffrire più.
Per rispondere a tutte le domande sul tema, abbiamo voluto parlare con un esperto, il Dottor Alessandro Garlinzoni, osteopata, di MioDottore, che ha aderito al progetto di video consulenza online attivato dalla piattaforma. Per l’ernia al disco l’osteopatia cosa può fare?
Cos’è l’ernia al disco
Un’ernia discale viene definita una migrazione del nucleo polposo verso il bordo del disco stesso. È possibile che tale nucleo vada a comprimere le pareti del disco modificandone la struttura e allargando parte di questo bordo, fino addirittura a rompere i legamenti che lo avvolgono (ernia espulsa) e a migrare al di fuori.
Tra disco, ossa, midollo e altro non c’è molto spazio di manovra: le strutture, essendo elastiche, garantiscono dei movimenti senza alcun dolore, ma se si va oltre le strutture si comprimono tra di loro e ci si trova di fronte a un nucleo che erniando può andare a toccare nervi e improntare sul midollo. Ciò può causare il dolore riferito dalla compressione della radice nervosa o dell’area di quel midollo, con le relative conseguenze.
Riguardo le origini dell’ernia, essa non viene per caso, ma è sintomo secondario a problematiche posturali alterate, sforzi eseguiti in posture errate, incidenti, traumi e problematiche viscerali. Infatti, spesso la postura si modifica a
causa di un intestino infiammato, una problematica gastrica o cardiaca e di conseguenza i carichi sulla colonna cambiano.
Sintomi dell’ernia al disco, come riconoscerla
L’ernia del disco può essere sintomatica o asintomatica. Spesso i pazienti si accorgono di averla pur senza dolore, ma se scoprono di averla oppure lamentano forti dolori riferiti alla lombare, cervicale o a livello degli arti, è il caso di sottoporsi a esami strumentali che ne diano la localizzazione e il posizionamento.
Cosa fare e cosa non fare dopo una diagnosi
Anni fa si interveniva chirurgicamente sull’ernia, con molte recidive negli anni successivi all’operazione di laminectomia (circa 85%).
Ora si predilige la terapia conservativa in quanto, essendo un sintomo, è possibile con esercizi specifici e manipolazioni precise mobilizzare e scaricare le tensioni, rendendo l’ernia asintomatica. Così facendo, nel giro di 2/3 anni l’ernia si disidrata e, grazie a terapie come l’ozono, il dolore sparisce anche prima dei 2/3 anni.
Ernia al disco, l’osteopatia può aiutare?
A questo punto l’osteopata può fare molto, scaricando muscoli e legamenti e modificando quelle posture e strutture che creano la sintomatologia, aiutando il paziente con ernia a muoversi liberamente e in assenza di dolore.
Ovviamente questo dev’essere parallelo all’attenzione a posture errate da parte del paziente, con esercizi specifici e costanti di allungamento da svolgere inizialmente sotto controllo e poi a casa. Così facendo, oltre a permettere un netto miglioramento della sintomatologia, si rende dinamico il corpo e si aiuta il naturale processo di disinfiammazione e autoguarigione.