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Ipocondria, sintomi della paura delle malattie

L'ipocondria è un disturbo psicologico caratterizzato dalla persistenza di preoccupazioni eccessive e immotivate riguardo alla propria salute. I sintomi includono la costante ricerca di rassicurazioni mediche, la convinzione di avere una malattia grave nonostante la mancanza di prove concrete, e la difficoltà nel riconoscere che i sintomi fisici siano causati da ansia o stress. Può influire negativamente sulla qualità della vita e portare a una serie di problemi psicologici e sociali.

Ipocondria, sintomi della paura delle malattie

Fonte immagine: Pexels

L’ipocondria, ovvero la paura delle malattie, è una condizione che può manifestarsi sia negli uomini che nelle donne, e che si sviluppa nella maggior parte dei casi durante la prima età adulta. I due sessi possono soffrirne in egual modo provando la paura irrazionale di essere malati o di stare per morire, accompagnata da ossessioni su determinati sintomi fisici, dubbi o tendenza a non credere alla diagnosi dei medici, tendenza ad auto-esaminarsi costantemente ed eccessiva preoccupazione nei confronti della propria salute fisica. In questo articolo ci preoccupiamo di esaminare cosa si nasconde dietro l’ipocondria.

Cos’è l’ipocondria

L’ipocondria è una malattia mentale cronica che presuppone il preoccuparsi eccessivamente di essere o di poter ammalarsi gravemente. Le persone affette da questo disturbo, nutrono il timore persistente di avere una malattia grave o pericolosa, nonostante abbiano pochi sintomi reali o non ne abbiano affatto. Così come riporta il sito dell’Ospedale Niguarda, è “una distorsione delle normali sensazioni che provengono dall’interno del corpo e che vengono interpretate come sintomi di una patologia specifica”.

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Come si manifesta la paura delle malattie

Un semplice bruciore di stomaco, una normale sudorazione, movimenti intestinali o problemi banali come tosse, dolore addominale e quant’altro possono essere interpretati come gravi sintomi di condizioni mediche serie. I soggetti che soffrono di questo problema possono focalizzare le proprie paure su un solo organo o una sola malattia, o possono temere per la propria salute in senso più ampio. Spesso tali soggetti chiedono delle rassicurazioni ad amici, partner, familiari e medici, ma le rassicurazioni costanti difficilmente riescono a placare le paure.

Questa condizione è inoltre spesso associata a un disturbo ossessivo-compulsivo (OCD). Ipocondria e ansia vanno di pari passo, non è raro che la prima sia accompagnata da effetti quali attacchi d’ansia o di panico, depressione, perdita di appetito, diminuzione della libido, riduzione della “motivazione” nella vita. E’ piuttosto comune che il paziente avverta inoltre sintomi fisici che fanno “scattare l’allarme”, come intorpidimento di alcune parti del corpo, dolori e fatica cronica. Come capire se si soffre di ipocondria? Di seguito ne approfondiamo le manifestazioni.

Sintomi dell’ipocondria

Tra i più comuni sintomi dell’ipocondria vi è un alto livello di ansia per il proprio stato di salute. Gli ipocondriaci vivono uno stato di allarme/allerta riguardo il tema della malattia. E ciò provoca inevitabilmente un grande dispendio di energie da parte degli stessi. Ma non tutti reagiscono allo stesso modo: se c’è chi cerca in maniera ossessiva conforto nei medici, chiedendo consulti ad ogni più piccolo malessere e ritenendo di non ricevere le cure appropriate, c’è chi rifiuta di sottoporsi a visite, esami e ricoveri ospedalieri in maniera irrazionale.

Inoltre, oltre alla preoccupazione relativa al fatto che lievi e comuni sintomi o sensazioni corporee possano celare una malattia grave, segnali da collegare alla paura delle malattie sono:

  • Allarmarsi facilmente per il proprio stato di salute
  • Non trarre rassicurazione dal parere dei medici o da esami effettuati nonostante il loro esito favorevole
  • Preoccuparsi eccessivamente di sviluppare una condizione medica comune ad altri membri della famiglia
  • Provare angoscia per il possibile sviluppo di malattie tanto che la propria vita ne risulta influenzata negativamente
  • Evitare i luoghi affollati, le attività che potrebbero favorire un contagio e tenere alla larga le persone per la preoccupazione di venirne contagiati
  • Ossessione per le normali funzioni del corpo, come la frequenza cardiaca, la temperatura corporea o la pressione sanguigna, che vengono eccessivamente monitorate
  • Parlare costantemente della propria salute
  • Ricercare ossessivamente sintomi e malattie su internet tendendo a considerare preoccupanti informazioni che in realtà sono solo “neutre”

La gravità dell’ipocondria può dipendere dall’età, dalla tendenza di una persona a preoccuparsi e da quanto stress sta affrontando in un determinato momento della sua vita.

Sintomi fisici

Gli ipocondriaci possono erroneamente ritenere che le normali sensazioni corporee o i più comuni sintomi minori siano segni di una malattia grave. In quest’ottica, quindi, le normali contrazioni muscolari, il comune affaticamento ed altre sensazioni corporee simili rappresentano dei sintomi fisici dell’ipocondria. Molti si chiedono se gli ipocondriaci avvertano effettivamente sintomi reali. La risposta è sì, in quanto tale disturbo può scatenare sintomi associati all’ansia, tra i quali rientrano ad esempio il mal di testa, il mal di stomaco, l’aumento della frequenza cardiaca. Ed ancora vertigini, sudorazione, affaticamento e mancanza di respiro. L’ansia cronica può causare sintomi come costrizione toracica e dolore, tensione muscolare che porta ad ulteriori dolori, visione offuscata.

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Ipocondria, segnali da non sottovalutare

E’ indubbio come provare costantemente paura e preoccupazione per le proprie condizioni di salute alla lunga possa causare uno stress tale da incidere sul benessere fisico e mentale. Tra i segnali da non sottovalutare, a tal proposito, c’è il deterioramento delle relazioni sociali e familiari. Gli ipocondriaci tendono a dedicare tutto il loro tempo alla propria salute trascurando i propri amici e parenti. Alcuni diventano anche depressi e, nel peggiore dei casi decidono di porre fine alla propria vita. Senza considerare come, chi spende il proprio tempo e denaro per pagare e sottoporsi a visite ed esami medici, può perdere parecchi giorni di lavoro, ed alla lunga subire un tracollo finanziario.

Cosa prova un ipocondriaco

Le paure di un soggetto che soffre di ipocondria non vengono alleviate neanche quando una visita medica non evidenzia la presenza di particolari malattie. Con un soggetto effettivamente ipocondriaco, la paura e la preoccupazione di essere malato causa angoscia a un livello tale da arrivare a influenzare negativamente la vita quotidiana, il lavoro, la scuola, la famiglia e le responsabilità sociali. Chi soffre di ipocondria sa generalmente che le paure che prova sono infondate e irrealistiche, ma questa consapevolezza non basta a ridurre la preoccupazione e l’ansia.

Le patologie che gli ipocondriaci temono di più sono l’infarto, le trombosi, l’ictus, un tumore o le malattie del sangue. Credono anche di avvertire – ma si tratta di uno “scherzo” dell’ipocondria –  sintomi neurologici che collegano alle sindromi neurodegenerative, tra le quali rientrano la SLA, il Morbo di Alzheimer e quello di Parkinson.

Cause della paura delle malattie

Ma quali sono le cause dell’ipocondria? Nessuno sa esattamente perché un soggetto arrivi a sviluppare l’ipocondria. Il problema può insorgere in seguito a una grave malattia che ha colpito il paziente o una persona cara, o in seguito alla morte di un amico o di un parente stretto. Anche lo stress può aumentare il rischio di sviluppare una condizione di ipocondria. Una teoria accreditata è anche quella secondo cui chi soffre di questo problema ha una soglia di tolleranza al dolore più bassa, ed avverte quindi maggiormente sensazioni e sintomi che altre persone potrebbero non avvertire. Traumi infantili (abusi o incuria sui bambini), traumi da adulti (come ad esempio uno stupro), stress grave, ansia per la salute delle persone care o problemi di salute mentale, come ansia o depressione possono rientrare tra le cause della paura delle malattie.

Per risolvere questo problema, la terapia cognitivo comportamentale (CBT), l’ipnoterapia e la terapia comportamentale hanno dimostrato di avere una buona efficacia. Se necessario, il medico specialista potrebbe prescrivere anche l’assunzione di farmaci antidepressivi, che si sarebbero dimostrati efficaci nell’alleviare i sintomi dell’ipocondria grave.

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