Cosa sono le spondiloartropatie e cosa significa se sono sieronegative
Le spondiloartropatie sono un gruppo di malattie reumatiche e croniche infiammatorie. Ecco di cosa si tratta.
Con il termine “spondiloartropatie” si identifica un gruppo di malattie reumatiche croniche ed infiammatorie, malattie che sono accomunate da alcune caratteristiche cliniche ben precise. Nel gruppo delle spondiloartropatie rientrano malattie come la spondilite anchilosante (della quale vi abbiamo già parlato qui), le enteroartriti, la spondiloartrite psoriasica, la sindrome di Reiter, le spondiloartriti indifferenziate e la spondilite anchilosante ad esordio giovanile. La diagnosi di tale condizione si basa innanzitutto sull’analisi dei sintomi lamentati dal paziente, ed è poi confermata da analisi di laboratorio e altri esami radiologici.
Si parla di “spondiloartropatie sieronegative” quando questo tipo di patologia è strettamente collegata all’assenza di fattore reumatoide nel siero (sieronegative). Questi tipi di spondiloartropatie colpiscono in maggioranza le persone geneticamente predisposte.
Fra le caratteristiche che accomunano le “spondiloartropatie” si registrano generalmente artrite periferica e spesso asimmetrica, che interessa perlopiù gli arti inferiori, le entesiti (infiammazione dell’entesi, ovvero il punto di inserzione di un tendine o legamento a un osso), l’infiammazione delle articolazioni del bacino, delle gambe o della colonna vertebrale, anomalie e infiammazioni che interessano l’intestino, la cute, gli occhi, e l’aorta.
La terapia indicata per il trattamento di tali patologie è generalmente basata sul riposo, sulla somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e – se e quando è possibile – sull’esecuzione di esercizi fisici specifici.
via | Corriere, Pietrolaporta