Cosa succede se prendo l’antibiotico prima delle 12 ore
Gli orari di assunzione dei farmaci antibiotici andrebbero sempre rispettati. Gli intervalli tra una dose e l'altra possono variare ed essere di 6, 8, 12 o anche 24 ore. Se si anticipa o si ritarda si rischia di compromettere l'efficacia di tutto il trattamento antibiotico. Mai prendere un antibiotico senza la prescrizione del medico e mai interrompere la cura prima del tempo delineato dal nostro dottore. Leggiamo sempre bene anche il foglietto illustrativo.
I farmaci antibiotici sono dei medicinali che si usano per combattere le infezioni batteriche. Si possono assumere solo previa prescrizione del medico. Il dottore valuta le condizioni di salute ed eseguendo una corretta diagnosi, può stabilire la terapia antibiotica migliore, caso per caso. Sarebbe sempre meglio evitare il fai da te, cioè assumere farmaci antibiotici senza prescrizione, perché si rischia di abusarne e di non poterne più sfruttare l’efficacia successivamente in caso di reale bisogno. Inoltre, dovremmo seguire le indicazioni di assunzione e la posologia con estrema attenzione, anche per quello che riguarda l’intervallo di tempo tra una pastiglia e l’altra. Ad esempio, cosa succede se prendo l’antibiotico prima delle 12 ore?
Perché l’antibiotico va preso ogni 12 ore?
Quando il medico prescrive l’antibiotico, indica anche il lasso di tempo da rispettare tra un’assunzione e l’altra: gli intervalli di solito sono di 8, 12 o 24 ore. Ma cosa succede se non si rispettano gli orari previsti? La risposta è semplice: rischiamo di rendere inefficace la terapia antibiotica, come ricorda il dottor Antonio Voza, responsabile del Pronto Soccorso di Humanitas: “Gli intervalli del tempo di somministrazione indicati dal medico sono stabiliti sulla base delle caratteristiche dell’antibiotico stesso. Qualsiasi farmaco, e anche l’antibiotico, ha un suo tempo di emivita, cioè il tempo in cui viene assorbito e poi eliminato dall’organismo, e una MIC (Minima Concentrazione Inibente) ovvero la minima concentrazione di antibiotico necessaria a impedire la crescita di un microorganismo”.
L’efficacia degli antibiotici tempo-dipendenti dipende proprio dall’orario di assunzione, rispettando l’intervallo di tempo che corrisponde al tempo necessario affinché il farmaco sia funzionale. Se si dimentica di prendere l’antibiotico, dobbiamo ricordarci di far trascorrere da quel momento, ad esempio, 12 ore e non far riferimento all’orario che abbiamo saltato. Inoltre, la terapia non si deve mai sospendere prima del tempo indicato dal medico curante, a meno che non sia lui a fermarla prima.
Quanto si può anticipare l’antibiotico?
Cosa succede se prendo l’antibiotico prima delle 12 ore? Come abbiamo visto, gli orari di assunzione vanno rispettati con estrema cura e attenzione. Si rischia di rendere vana tutta la terapia. Lo schema di somministrazione è molto rigido. Gli infettivologi sottolineano che al massimo si può “sgarrare” con un’ora di ritardo e non di più, mentre non andrebbe mai anticipata l’assunzione. Infine, è bene leggere con diligenza il foglietto illustrativo e seguire le indicazioni del medico per comprendere quando prendere il farmaco, se a stomaco vuoto o dopo i pasti.
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Cosa fare se ci si dimentica di prendere l’antibiotico?
Gli antibiotici per essere efficaci vanno presi a intervalli di tempo regolari. Se dimentichiamo di prendere una dose, dobbiamo cercare di prenderla il prima possibile. Se ci accorgiamo della dimenticanza poco prima della dose successiva, mai prendere una dose doppia, perché potrebbero esserci effetti collaterali come mal di stomaco, diarrea, malessere. Inoltre, se si dimenticano più dosi, è bene contatattare subito il medico curante.
Se, infine, capita di vomitare subito dopo l’assunzione dell’antibiotico (spesso capita ai bambini con le formulazioni in sciroppo dal gusto discutibile), la dose si considera assorbita e valida se sono trascorsi 30 minuti tra assunzione e vomito.
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Fonti: