Cosa vuol dire la presenza di cristalli di ossalato di calcio nelle urine
L'ossalato di calcio (CaC204) è un sale di calcio derivato dall'acido ossalico, che nell'organismo si unisce ad alcuni minerali creando gli ossalati. Se la presenza dei cristalli di ossolato di calcio nelle urine è più alto dei valori considerati nella norma, siamo di fronte a una condizione di iperossaluria. Tanti i sintomi di questo disturbo, che può anche andare a formare i calcoli renali, che vanno eliminati attraverso diverse procedure mediche.
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L’ossalato di calcio (CaC204) è un sale di calcio derivato dall’acido ossalico, che si trova in diversi alimenti che portiamo in tavola ogni giorno. Quando lo ingeriamo, questo acido si va ad unire a diversi minerali, come il magnesio, il ferro presente nella ferritina e il calcio. Così si formano i sali che prendono il nome di ossalati. Se il consumo di questo acido supera i 1500 mg si può avere un’intossicazione. Ma cosa vuol dire la presenza di cristalli di ossalato di calcio nelle urine? Se in seguito all’esame delle urine i valori sono alti, come dobbiamo comportarci?
Cosa vuol dire avere dei cristalli di ossolato di calcio nelle urine?
In caso di esame delle urine, potremmo notare dei valori dei cristalli di ossalato più alti nelle urine. Questi cristalli, che si formano in seguito alla formazione dell’ossalato di calcio, vengono espulsi, infatti, attraverso le urine. Fino a un certo livello non destano preoccupazione. I valori di riferimenti per stare tranquilli sono i seguenti:
- entro 0,05 mmol per un campione estemporaneo
- entro 45 mg nelle 24 ore
Questi valori sono ben tollerati nell’organismo e sono considerati nella norma. Se si superano, allora siamo in presenza di iperossaluria, un’eccessiva secrezione di questi tipi di calcio che può presentarsi in quattro modi:
- iperossaluria primitiva, causata da alterazioni genetiche
- iperossaluria enterica, causata da condizioni di alterazione dell’assorbimento intestinale
- iperossaluria da farmaci che provocano un cambiamento nell’assorbimento di ossalato di calcio (princìpi attivi quali xilitolo o acido ascorbico)
- forme idiopatiche, le più comuni, lievi e facilmente curabili, perché derivano dall’assunzione di ossalato attraverso l’alimentazione, o diete con basso apporto di calcio
Troppi ossalati possono causare carenze e, di conseguenza, disturbi come osteoporosi, anemia, ma anche crampi, contrazioni muscolari involontarie. Sono anche un fattore di rischio per la formazione di calcoli di ossalato di calcio e di calcoli di acido urico.
Come eliminare i cristalli di ossalato di calcio nelle urine?
Per scoprire se si hanno i cristalli di ossalato di calcio nelle urine in valori considerati non nella norma, bisogna di solito raccogliere un campione di urine in 24 ore. Prima si scarta la prima minzione del mattino e poi in un contenitore si raccoglie l’urina prodotta in 24 ore. Il contenitore deve essere conservato al fresco: precedentemente va inserito dentro l’acido cloridrico.
Una volta stabilita la presenza massiccio di questi cristalli, come procedere? L’ossalato di calcio è presente, nel mondo occidentale, nel 90% dei casi di calcoli. In caso di calcolosi si può agire con diversi trattamenti:
- Litotrissia (PCNL)
- Litotrissia endoscopica ureteroscopica (URS)
- Chirurgia laparoscopica
- Chirurgia a cielo aperto
- trattamento extracorporeo (ESWL)
Quali sono gli alimenti ricchi di ossalato di calcio?
L’alimentazione, come abbiamo visto, rappresenta un fattore importante per quello che riguarda l’accumulo di ossalato di calcio nell’organismo. La vitamina C, ad esempio, provoca un aumento di escrezione di ossalati dalle urine. Gli alimenti che hanno una responsabilità maggiore per quello che riguarda l’incremento di ossalati nelle urine sono:
- pomodoro
- peperoni verdi
- vegetali dalla foglia verde scura come rucola, spinaci, bietole
- barbabietole
- fragole
- frutta secca a guscio
- soia
- cioccolato
- tè
Fonti: