
EVANSTON, IL - JANUARY 11: A kidney model is displayed in the National Kidney Foundation's KidneyMobile at Evanston Hospital January 11, 2006 in Evanston, Illinois. The KidneyMobile was to provide free screenings for Chronic Kidney Disease (CKD) at the hospital for local residents and employees but due to the large number of patients to be screened, the operation had to move inside the hospital. The truck is reportedly the only mobile classroom and screening lab in the nation. (Photo by Tim Boyle/Getty Images)
La clearance renale di una sostanza è il volume di plasma depurato nel passaggio attraverso i reni in un minuto. La formula che ci dà il risultato finale è Clearance = (Ur*V)/Pl (dove Ur è la concentrazione urinaria della sostanza mg/ml, Pl la concetrazione plasmatica della sostanza mg/ml e V e il volume di urina ml/min).
In inglese il termine clearance significa proprio depurazione ed è un termine che può essere riferito ad ogni sostanza endogeno o esogena, ad esempio un farmaco: la clearance plasmatica di una sostanza è invece la quantità di sangue depurata da questa sostanza in un minuto di tempo. Di solito però si considera la clearance renale.
Espressa in altri termini rispetto a quelli riportati nella formula espressa in alto, la clearance renale è data anche da (volume filtrato + volume secreto – volume riassorbito)/Pl. Ma a che cosa serve in realtà la clearance renale? E per quali motivi può essere utile calcolare questo dato in merito ad una sostanza endogena ed esogena come ad esempio un farmaco?
Si tratta di un parametro molto utile per poter valutare la corretta funzionalità dei reni: valori particolarmente alti, che superano dimolto la soglia considerata normale, possono indicare che all’eliminazione della sostanza presa in analisi lavora anche il fegato.
Via | Albanesi