Cos’è la fangoterapia?
I fanghi sono considerati delle miscele viscide, costituite da una parte liquida (di solito cloridrata o solforata),da una parte solida (organica o inorganica),che deriva dal processo di maturazione del fango stesso. La fangoterapia è una tecnica terapeutica che si basa sull’utilizzo e l’applicazione di fanghi termali.L’argilla, che costituisce i fanghi, è da sempre ritenuta una […]
I fanghi sono considerati delle miscele viscide, costituite da una parte liquida (di solito cloridrata o solforata),da una parte solida (organica o inorganica),che deriva dal processo di maturazione del fango stesso. La fangoterapia è una tecnica terapeutica che si basa sull’utilizzo e l’applicazione di fanghi termali.
L’argilla, che costituisce i fanghi, è da sempre ritenuta una sostanza inutile e amorfa,mentre attuali studi hanno fatto emergere le proprietà terapeutiche dei suoi costituenti, i materiali argillosi appunto.
In base alla loro attività terapeutica, i fanghi possono essere suddivisi in: sedativi; stimolanti; risolventi; ricostituenti. Per quanto riguarda le applicazioni fangoterapiche esistono delle regole ben precise. La temperatura del fango deve essere di circa 50 °C. La durata dell’applicazione non dovrebbe mai oltrepassare i 15-20 minuti e si effettua una sola applicazione giornaliera. Dopo l’applicazione, rimosso il fango, si effettua un bagno in acqua normale o minerale di 37-38 °C.
Foto | Flickr