Cos’è la safenectomia, i rischi, le complicazioni e la convalescenza
E' un intervento chirurgico considerato generalmente sicuro, ma che richiede qualche attenzione nel post-operatorio. Ecco come comportarsi
La safenectomia è un intervento chirurgico che prevede l’asportazione totale o parziale della safena, vena presente nella gamba che dovrebbe riportare il sangue dai piedi verso il tronco. A volte questo vaso sanguigno va incontro a fenomeni di insufficienza o di incontinenza che ostacolano il flusso corretto del sangue dal basso verso l’alto. Per questo il medico può ritenere che sia il caso di asportarla.
L’intervento in genere non comporta rischi: eseguito in anestesia locale o spinale, può prevedere un semplice ricovero in day hospital, permettendo di trascorrere l’intera convalescenza a casa. Anche se si è fra le mura domestiche durante questo periodo bisogna però seguire delle importanti regole.
La prima è assumere tutti i farmaci indicati dal medico, che in genere includono antidolorifici e iniezioni di farmaci dall’azione antitrombotica e anticoagulante (come la nadroparina calcica). Se è necessario il medico può prescrivere anche una terapia antibiotica per prevenire eventuali infezioni. Inoltre potrebbe consigliare l’assunzione di integratori per favorire una buona circolazione e ridurre il senso di pesantezza alla gamba.
Altra regola importante è evitare di rimanere in piedi o seduti troppo a lungo: meglio cercare di camminare. Una volta eliminata la fasciatura con bende elastiche eseguita dopo l’intervento durante il giorno è necessario indossare una calza elastica che eserciti un’adeguata compressione (anche in questo caso è fondamentale attenirsi scrupolosamente alle indicazioni date dal medico). Meglio infine evitare le fonti di calore e le applicazioni di ghiaccio.
Durante la convalescenza è normale avere a che fare con formicolii, ematomi, tumefazioni e bruciore. Nemmeno un’eventuale insensibilità al piede deve far allarmare eccessivamente. Per favorire la scomparsa di questi problemi può essere utile applicare dei gel freddi.
Fra le altre possibili complicazioni sono invece inclusi un ritardo nella guarigione delle ferite, infezioni, formazioni di gonfiori a causa di problemi alla circolazione linfatica e alterazioni della sensibilità della pelle. Anche in presenza di queste ultime non bisogna però preoccuparsi eccessivamente: in genere si tratta di problemi reversibili.
Circa 10 giorni dopo l’intervento sarà necessaria una visita medica per togliere i punti. In seguito potrebbero essere necessarie altre visite durante le quali il medico valuterà il decorso della guarigione e indicherà come comportarsi.
Infine, durante l’intervento possono essere asportate anche eventuali vene varicose che dipendono dalla safena. Non è però detto che il problema di insufficienza venosa scompaia del tutto. In alcuni casi può rimanere qualche sintomo o l’insufficienza può ripresentarsi a distanza di tempo.
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Via | Humanitas; laser-chirurgiaplastica.com
Foto | da Flickr di John Twohig Photography