Cos’è l’encefalopatia spongiforme bovina e quali sono i rischi per l’uomo
Il morbo della mucca pazza ha terrorizzato l’Europa e l’Italia per anni. È una malattia letale ma le possibilità di essere contagiati sono davvero rarissime.
L’Encefalopatia Spongiforme Bovina (BSE) e nota come morbo della mucca pazza, una malattia che negli ultimi 20 anni ha terrorizzato l’Italia. Si tratta di una patologia neurodegenerativa letale. La prima volta che è stata diagnostica è il 1986 nel Regno Unito. Come si manifesta? È caratterizzata da un’assenza di risposta immunitaria, dopo un periodo di incubazione lunghissimo. L’animale presenta un comportamento aggressivo, non sopporta la luce e il rumore, dimagrisce velocemente, ha tremori e difficoltà deambulatorie.
Per evitarne la diffusione si è controllata la catena alimentare. In Italia, dal 2001, sono stati testati quasi 8 milioni di capi bovini e bufalini e di questi 145 sono stati confermati affetti da mucca pazza. Come può ammalarsi l’uomo? La causa del contagio è legata all’assunzione di alimenti contenenti tessuti di animali infetti, i prioni, come le farine animali. La possibilità di contagio è bassissima, soprattutto dopo i controlli che sono stati programmati e che hanno cambiato la distribuzione.
I sintomi della malattia nell’animale e nell’uomo sono abbastanza simili: la malattia si manifesta con problemi psichici ed evolve con perdita di coordinamento, equilibrio fino a raggiungere la paralisi. È ovviamente letale. Purtroppo oggi non esistono ancora esami diagnostici in grado di individuare un’infezione allo stato primario, prima che si radichi nel soggetto.
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Foto | Pinterest