Cos’è l’osteopatia e cosa cura?
Esattamente che cos'è l'osteopatia e che cosa cura?
Osteopatia – L’osteopatia viene in generale definita come una medicina alternativa che ha come scopo quello di ricreare lo stato e l‘equilibro del corpo e delle sue funzioni usando diverse tecniche di manipolazione. Secondo la disciplina dell’osteopatia (intesta come tale, da non confondere con il significato di osteopatia che in medicina indica un generico stato di sofferenza dell’osso), il sistema nervoso vegetativo vigila normalmente da solo sull’omeostasi del corpo e tale attività è capace di manifestarsi anche a livello somatico. In termini più filosofici, l’osteopatia ricerca un ideale equilibri fra corpo e mente per ripristinare la nostra salute.
Su cosa si basa l’osteopatia?
L’osteopatia si basa sulla palpazione e manipolazione di ossa, muscoli e articolazioni. Si fonda sul principio che il corpo è un’unità nella quale struttura e funzione sono strettamente correlate. Inoltre il corpo possiede dei naturali meccanismi di autoguarigione e autoregolazione (omeostasi): quando eventi ambientali o la normale adattabilità interferiscono e superano questi meccanismi, ecco che salta fuori la malattia.
Visto che per mantenere la salute è fondamentale il corretto movimento dei fluidi corporei e visto che tali fluidi sono in larga parte controllati dal sistema nervoso autonomo, ecco che agendo sulle componenti somatiche della malattia si può ripristinare la normale omeostasi del corpo. Attraverso tecniche manuali capaci di correggere i disequilibri del corpo, si possono ripristinare le condizioni di base fisiologiche e quindi la salute.
Manipolando i tessuti un osteopata può rigenerare i processi di autoguarigione del corpo senza usare farmaci, strumenti o rimedi naturali. Per questo motivo di solito l’osteopatia si interessa di malattie dell’apparato neuro-muscolo-scheletrico e viscerale.
Come viene considerata in Italia l’osteopatia?
L’osteopatia è una medicina non convenzionale riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma non riconosciuta in Italia dal Sistema Sanitario Nazionale in quanto medicina alternativa. Tuttavia diverse volte il Ministero della Salute ha affermato che l’osteopatia rientra nel campo delle attività delle professioni sanitarie e che spesso si tratta di una specializzazione conseguita dai fisioterapisti dopo la laurea.
Ed è qui che le cose si fanno un po’ confuse. Infatti in teoria in molti casi l’osteopata ottiene il suo diploma dopo aver ottenuto una laurea sanitaria, effettuando un percorso o part time o full time. Tuttavia a complicare le cose ci si mettono delle scuole private di osteopatia che permettono di diventare osteopata senza aver prima conseguito una Laurea Sanitaria. Molte di queste scuole private sono full time, quindi con un corso di studi che dura cinque anni e che comprende materie biomediche e osteopatiche. Le scuole part time, invece, contengono solo materie osteopatiche perché si presuppone che quelle biomediche siano già state acquisite con corsi di studi pregressi. Esistono poi anche dei corsi di osteopatia sotto forma di master post laurea realizzati dalle stesse Università Italiane.
Al momento non esistono albi o origini professionali validi legalmente dove iscriversi, però molti osteopati sono iscritti al ROI, Registro degli Osteopati d’Italia.
Foto | sportex