Cos’è un’ernia inguinale, i sintomi e le terapie più adatte

L’ernia inguinale è un rigonfiamento che si presenta nella zona dell’inguine e può interessare entrambi i lati oppure solamente uno di essi. Sono diverse le cause che provocano questo disturbo, che è molto più comune nei maschi che nelle femmine. Le ernie inguinali indirette sono congenite, mentre le ernie inguinali diretto sono causate da una degenerazione del tessutto connettivo dei muscoli addominali: si manifestano per torsioni, strappi muscolari, sollevamento di oggetti troppo pesanti, stipsi, aumento di peso, ma anche tosse cronica.

L’ernia inguinale si manifesta con sintomi ben precisi: innanzitutto si presenta con un rigonfiamento da un lato o da entrambi i lati dell’inguine, che possono essere di diverse dimensioni e possono anche aumentare di volume, mentre quando si è sdraiati scompaiono. Inoltre le persone affette lamentano dolore, fastidio quando fanno qualcosa di troppo pesante, ma anche debolezza, pressione, bruciore, gorgoglii.

Come si cura l’ernia inguinale? In caso di ernie inguinali troppo grandi o che diventano strozzate bisogna intervenire tramite intervento chirurgico, intervento che viene proposto anche in caso di ernie nei neonati e nei bambini. L’intervento può avvenire sia in anestesia totale sia in anestesia locale o spinale, a seconda della tecnica chirurgica scelta per il paziente.

Dopo l’intervento vengono somministrati ai pazienti dei farmaci antidolorifici e bisognerà rimanere a riposo per qualche tempo. Tra le complicazioni legate all’intervento, ci sono i rischi derivanti da un’anestesia generale, ma anche la possibilità che l’ernia ricompaia a distanza di tempo dall’intervento. Raramente si verficano sanguinamento, infezioni, dolore alla cicatrice, complicazioni ad organi interni vicini alla zona interessata dall’operazione.

Foto | da Flickr di usnavy

Via | Farmacoecura

Published by
Patrizia Chimera