Covid-19: farmaci cinesi sequestrati dai Nas
Covid-19 e farmaci cinesi, i Nas hanno sequestrato centinaia di confezioni di farmaci di origine asiatica al centro di Roma e a Prato
Centinaia di farmaci cinesi contro il Covid-19 immessi sul mercato sono stati sequestrati dalle forze dell’ordine. I fatti sono accaduti pochi giorni fa, quando i Carabinieri dei Nas hanno sequestrato ben 437 confezioni di farmaci cinesi in 5 negozi al centro di Roma e a Prato. Molti di essi erano venduti per il trattamento dell’influenza. Ottantotto scatole (per un totale di 2000 pillole) erano però proposte come cura contro il Covid-19.
Al centro dell’indagine vi erano supermercati ed erboristerie gestiti da persone asiatiche, che vendevano tali prodotti sottobanco, aggirando completamente tutte le regole vigenti in Italia. I farmaci erano infatti privi della necessaria autorizzazione all’immissione in commercio, e persino privi di indicazioni in lingua italiana.
Per questa ragione, i titolari dei negozi sono stati segnalati alla Procura della Repubblica per esercizio abusivo della professione sanitaria di farmacista e per aver venduto all’ingrosso dei farmaci. Il tutto, senza alcuna autorizzazione.
Farmaci cinesi contro il Covid-19: i rischi per la salute
Partiamo dal presupposto che assumere qualsiasi prodotto (dai farmaci agli integratori, fino agli alimenti e alle bevande) senza conoscerne né la provenienza né la composizione, comporta già un rischio molto serio. Inoltre, bisogna ricordare che assumere farmaci come quelli “anti-Covid” di dubbia provenienza può mettere in serio pericolo la salute delle persone.
Questo perché, in presenza dei sintomi della malattia, ci troviamo di fronte a una patologia potenzialmente molto grave. Per questo motivo è necessario seguire il protocollo medico approvato dalle autorità scientifiche e mediche. In secondo luogo, qualora dovesse trattarsi di un fantomatico farmaco per prevenire il Covid, anche in questo caso dovrebbe essere approvato da persone davvero competenti. Il senso di falsa sicurezza che potreste provare assumendo un “rimedio” del genere potrebbe esporvi a grandi rischi per la vostra e altrui salute.
Per questa ragione, i membri del Nucleo Carabinieri dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) e le forze dell’ordine intendono arginare il fenomeno della vendita dei farmaci clandestini per la cura del Covid-19, in modo da proteggere la salute pubblica in un momento delicato e difficile come quello che stiamo vivendo.
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via | Ansa