Covid in gravidanza: i rischi di infezione aumentano del 70%
Covid in gravidanza, i rischi per le future mamme e per i bambini spiegati da due nuovi studi: ecco cosa bisogna sapere
Covid in gravidanza: quali sono i rischi per le future mamme? A rispondere a una domanda che di certo starà tenendo in ansia tante donne in dolce attesa sono due recenti studi, dai quali emerge che le donne incinte corrono effettivamente un rischio maggiore del 70% di ammalarsi di Covid.
Ma quali sono le possibili conseguenze? Insomma, in caso di Covid in gravidanza, cosa succede? Vediamolo insieme.
I due nuovi studi, pubblicati rispettivamente sulle riviste specializzate “American Journal of Obstetrics & Gynecology” e su “Ultrasound in Obstetrics and Gynecology“, rivelano innanzitutto che il rischio di Covid è effettivamente maggiore per chi è in dolce attesa. Ogni mille donne incinte, si contano infatti 14 casi di contagio da Covid. Il che rappresenta un problema non da poco, soprattutto se si considera che – secondo gli autori – nella popolazione generale i casi sono invece 7 su 1000.
Dopo aver preso in considerazione i possibili fattori confondenti, gli autori dello studio sono giunti alla conclusione che il rischio di Covid per le donne incinte è maggiore del 70% rispetto a quello registrato nella popolazione generale. Per questa ragione i membri della University of Washington di Seattle sottolineano l’importanza di vaccinare le donne in gravidanza contro il Covid-19.
Covid in gravidanza: quali sono i rischi per il bambino?
Il secondo studio, condotto dai membri dell’Imperial College di Londra, rivela invece che in gravidanza il Covid non sembra avere effetti gravi per il bambino.
Nello specifico, dalle analisi è emerso un maggior numero di parti prematuri. Sul campione di 4.000 donne positive in dolce attesa analizzate negli Stati Uniti e in Inghilterra, non è però emerso un rischio maggiore di aborto spontaneo o di morte del bambino a causa del contagio da Covid 19.
Insomma, alla luce di quanto emerso le donne in dolce attesa dovrebbero senza dubbio avere una priorità nel piano di vaccinazione anti Covid-19.
via | Ansa
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