Covid: sindrome della caverna anche per chi è vaccinato?
La Sindrome della caverna da Covid colpisce anche chi ha fatto il vaccino: scopri quali sono i sintomi e come affrontare il problema
Prima di sottoporvi al vaccino anti Covid eravate convinti che, una volta immunizzati, avreste abbracciato la gente e festeggiato con gli amici che non vedevate da tempo? Probabilmente le cose non sono andate esattamente così, non è vero? Dopo un anno trascorso saltando da un lockdown a una quarantena, da una zona arancione a una rossa, tornare alla normalità non è così semplice. Quella che state avvertendo è probabilmente una manifestazione della cosiddetta “Sindrome della caverna”, detta anche “Sindrome della capanna”.
La nostra casa è un posto sicuro. Qui difficilmente corriamo il rischio di un contagio. Difficilmente rischiamo di far ammalare i nostri cari.
Perché mai dovremmo rigettarci nel mondo reale? Perché le relazioni sociali sono essenziali per la nostra salute mentale, ecco perché.
Sindrome della caverna da Covid anche per chi è vaccinato
Ad analizzare il fenomeno della Sindrome della Caverna da Covid sono i membri dell’American Psychological Association, i quali hanno scoperto che un gran numero di persone ritiene che il ritorno alla normalità dopo la pandemia non sarà affatto semplice. Fra queste vi sono anche tante persone vaccinate, che la pensano esattamente allo stesso modo.
Nonostante si siano sottoposte alle vaccinazioni anti Covid, molte persone continuano a evitare i rapporti sociali, preferendo rimanere “al sicuro” dentro la propria “caverna”.
Del resto, con grande lungimiranza, diversi mesi fa psicologi ed esperti avevano predetto che una fetta della popolazione avrebbe dovuto fare i conti con i sintomi di un disturbo da stress post-traumatico da Covid. Si tratta di una conseguenza prevedibile e comprensibile, vista la situazione che stiamo vivendo.
Abbiamo dovuto imparare la consuetudine di indossare mascherine, distanziarci fisicamente e socialmente, non invitare persone in casa ed è molto difficile interrompere un’abitudine una volta acquisita,
spiegano gli esperti, aggiungendo che molte persone non vogliono rinunciare anche agli aspetti “positivi” scaturiti dall’emergenza, come la maggiore flessibilità sul lavoro (da molti svolto direttamente da casa) e i minori spostamenti sui mezzi pubblici.
Paura di uscire da casa, come e perché superarla
Il rischio, di fronte a un’abitudine del genere, è però quello di ridurre al minimo le interazioni sociali. E un isolamento del genere può avere delle conseguenze sia per la nostra salute fisica che per quella psicologica. Sentirsi sopraffatti all’idea di uscire da casa, avere paura di incontrare persone, non avere la minima idea di come riprendere a vivere dopo la pandemia … si tratta di sensazioni del tutto normali, che dovremo affrontare con consapevolezza.
Se la paura di uscire e incontrare gente dovesse ostacolare il vostro ritorno alla normalità, parlatene con una persona esperta. Uno psicologo vi sosterrà pian piano in questo importante percorso.
via | Focus
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