Covid variante milanese: le possibili conseguenze
Covid variante milanese: ecco di cosa si tratta, come è stata scoperta e quali sono le possibili conseguenze per la salute
Covid variante milanese: quanto ne sappiamo? E quali sono le possibili conseguenze evidenziate dagli scienziati? Nelle ultime ore si è molto parlato della nuova variante del Covid, quella milanese, e già molti si chiedono quali potrebbero essere i sintomi e le conseguenze da conoscere. Ma andiamo con ordine, e vediamo cosa hanno osservato i ricercatori dell’Università Statale di Milano.
In uno studio pubblicato sulla rivista “Emerging Microbes & Infections“, gli esperti hanno spiegato di aver identificato una mutazione del SarsCoV2 sulla proteina ORF-6. Si tratta di una variante che potrebbe avere delle conseguenze sulla diffusione del virus nell’organismo e sulla sua evoluzione clinica.
Ma cosa significa esattamente? E perché la mutazione ha coinvolto la proteina ORF-6 e non la proteina Spike, ovvero quella che funge da recettore e che il virus utilizza per entrare nelle cellule?
Covid variante milanese: quali sono le conseguenze?
Molte domande in merito alla variante milanese di Covid-19 devono ancora trovare una risposta. Gli autori dello studio spiegano però che la ORF-6 è una proteina molto piccola, che esercita una funzione regolatoria nel virus:
Non crea la sua struttura, ma agisce sulla sua patogenesi, cioè sul modo in cui il virus causa la malattia nell’organismo ospite. Questa mutazione potrebbe favorire la diffusione del virus nell’organismo ospite, o invece renderlo meno pericoloso. Questo dobbiamo ancora capirlo.
Gli autori della ricerca aggiungono che questa mutazione non dovrebbe avere alcun effetto sull’efficacia dei vaccini. Si tratta tuttavia di risultati da tenere in considerazione, poiché evidenziano che in questo virus ci sono anche altre proteine importanti, oltre alla Spike, che non vanno sottovalutate e vanno invece monitorate.
Ciò indica l’importanza di monitorare tutte le mutazioni che SarSCoV2 accumula, anche quelle che coinvolgono le regioni regolatorie, ad oggi meno studiate, ma che costituiscono più della metà del genoma virale.
Tornando alle possibili conseguenze della variante milanese del Covid-19, gli esperti concordano dunque nel dire che potrebbe trattarsi di un fattore in grado di causare sintomi più gravi della malattia. Saranno tuttavia necessari maggiori approfondimenti sull’argomento.
via | Tg24.sky.it
Foto di Alexandra_Koch da Pixabay