Cozze e vongole in gravidanza, si o no?
Cozze e vongole si possono mangiare in gravidanza? Crostacei, molluschi e altri frutti di mare si possono consumare, a patto che provengano da fonti certe e sicure, non da zone di mare inquinate, e che siano cotti in maniera tale da scongiurare ogni pericolo per la salute della donna incinta e del bambino che porta in grembo
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Le cozze e le vongole in gravidanza si possono mangiare oppure no? Quando si tratta di alimentazione bisogna fare molta attenzione durante la gestazione. Il ginecologo, solitamente, dà utili consigli su quello che sarebbe bene mangiare e quello che, invece, andrebbe evitato. Una volta si pensava che la donna dovesse mangiare per due, avendo un bambino che cresce nel suo grembo. Oggi, invece, a ragione, si suggerisce alle future mamme di mangiare due volte meglio, per garantire la salute della donna e quella del piccolo che porta nel pancione. Per quello che riguarda i frutti di mare bisogna prestare molta attenzione. E non solo in gravidanza.
Cozze e vongole in gravidanza si possono mangiare?
In estate molluschi e frutti di mare sono una prelibatezza da gustare spesso, anche grazie ai nutrienti che contengono. Le donne in gravidanza, però, non sanno mai se possono mangiare o meno cozze e vongole in gravidanza. La risposta è sì, si possono mangiare, a patto di saperle cucinare e trattare bene, acquistando solo da pescivendoli di fiducia che consentono di avere la tracciabilità del prodotto marino.
Il pericolo, infatti, è la presenza di virus e batteri, in particolare se i molluschi arrivano da mari inquinati. La provenienza deve essere sicura e certa, così come bisogna prestare molta attenzione alla cottura. Un altro problema potrebbe anche essere di tipo digestivo, perché alcune persone potrebbero non digerire i molluschi cotti: l’importante è far cuocere bene il prodotto e condirlo in modo delicato, evitando di esagerare con le dosi.
Non dobbiamo dimenticare, infine, che i molluschi marini sono un’ottima fonte di proteine con un apporto di grassi bassi e un basso valore calorico. Un etto di cozze sgusciate fornisce 80 kcal, ad esempio. Sono anche ricche di sali minerali: hanno molto iodio, zinco, calcio, fosforo, magnesio. Le cozze, inoltre, sono ricche di ferro, utile in gravidanza.
Cozze e vongole, invece, sono controindicate in caso di livelli alti di colesterolo in gravidanza, per il rischio di colestasi gravidica.
Quali sono i frutti di mare da evitare in gravidanza?
Come abbiamo sottolineato in precedenza, i frutti di mare si possono mangiare in gravidanza: molluschi e crostacei possono essere consumati, dopo una cottura attenta per evitare il rischio di infezione da parte di virus e batteri, come la salmonella, molto pericolosa in gravidanza. A differenza di quanto si crede solitamente, il consumo di pesce non cotto non comporta il rischio di toxoplasmosi.
La salmonella è molto pericolosa se contratta in gravidanza, anche perché indurrebbe la donna incinta a dover assumere farmaci che sarebbe meglio limitare o evitare del tutto. Il consiglio di ginecologi e nutrizionisti è quello di consumare questi prodotti ittici occasionalmente, perché sono dei veri e propri “filtri marini”, in grado di assorbire tante sostanze tossiche potenzialmente pericolose per la nostra salute.
Come cuocere le vongole in gravidanza?
Vongole, cozze, ma anche altri molluschi e frutti di mare vanno sempre consumati ben cotti, soprattutto in gravidanza. Dobbiamo prestare la massima attenzione alla cottura, prevedendo una bollitura lunga, almeno per 15 minuti. Per quello che riguarda cozze e vongole, dopo la cottura non vanno mai consumate quelle che sono rimaste chiuse. Durante la gravidanza, meglio evitare la cottura semplice in padella: prima facciamo bollire i molluschi in acqua calda. Vietato, ovviamente, mangiarle crude: nemmeno il limone può metterci al riparo da possibili intossicazioni.
Ricordiamoci, poi, che cozze e vongole sono altamente deperibili, quindi vanno acquistate fresche e belle chiuse. Prima di cuocerle, vanno pulite accuratamente, perché si cucinano con il guscio: bisogna togliere sabbia, fango e incrostazioni, sciacquando più volte.
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