Criptorchidismo: le cause, i sintomi e le terapie
Criptorchidismo, che cosa indica questo termine medico? Ecco le cause, i sintomi e le terapie per chi soffre di questo disturbo.
Il criptorchidismo è un disturbo che si manifesta quando non c’è la completa discesa di uno o di entrambi i testicoli nello scroto: è un fattore di rischio molto importante per quello che riguarda l’infertilità e il tumore testicolare. E’ un’anomalia molto frequente dell’apparato urogenitale in età pediatrica e si può associare ad altre anomalie. Colpisce entrambi i testicoli nei due terzi dei casi, mentre uno solo in un terzo dei casi.
Il testicolo non discende nella cavità addominale e poi nello scroto già durante la vita fetale: può fermarsi in qualsiasi punto della discesa e il testicolo può collocarsi in una sede che non è quella normale. Il funzionamento testicolare è alterato, con una riduzione delle produzione di spermatozoi e ormoni in età adulta. Di solito il testicolo scende entro l’anno di vita, altrimenti è necessario un intervento medico o chirurgico.
I fattori di rischio del criptorchidismo sono la prematurità e il basso peso alla nascita, ma anche il fumo e il diabete in gravidanza possono giocare un ruolo fondamentale. Altre cause sono la brevità congenita dell’arteria spermatica, la mancata formazione dell’orifizio inguinale, un’insufficiente pressione nell’addome, alterazioni ormonali, ma anche fattori genetici e la sindrome della disgenesia testicolare.
Il criptorchidismo è asintomatico, ma se non è curato in fase avanzata può presentarsi con una massa anomale, che provoca difficoltà a camminare e anche torsione del testicolo.
Come si cura il criptorchidismo? Bisogna intervenire il prima possibile per evitare danni alla fertilità e prevenire il tumore. Le terapie devono essere intraprese dopo l’anno di vita: la terapia medica consiste nella somministrazione di ormoni entro il secondo anno di vita, mentre la terapia chirurgica avviene quando quella medica non ha funzionato.
Via | Ministero della salute