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Crisi economica e cure mediche, a perderci è la salute degli Italiani

La crisi economica porta sempre più Italiani a rinunciare alle cure mediche. Lo svela un'indagine del Centro studi Fimmg

Crisi economica e cure mediche, a perderci è la salute degli Italiani

Il sistema sanitario è in crisi, i rapporti tra medici e pazienti sono spesso tesi e difficili, ma le due parti sembrano essere d’accordo almeno su un punto: la crisi economica sta costringendo sempre più Italiani a rinunciare alle cure mediche. A confermare quanto emerso la scorsa settimana durante la Convention on Health Analysis and Management (Cham) di Chamonix (Francia) sono i risultati di un’indagine condotta dal Centro studi della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), presentati a Villasimius (Cagliari) durante il congresso della stessa Fimmg.

Il 64,6% dei medici di base ha riscontrato che i pazienti sono portati a trascurare il proprio stato di salute a causa della crisi. Il dato è in linea con quello presentato alla Cham, secondo cui il 27% degli Italiani rinuncia alle cure mediche perché graverebbero troppo sul budget familiare.

La situazione è simile, ma non identica, in tutta la penisola. La percentuale dei medici che ha riscontrato questo fenomeno è, infatti, più diffuso al sud e nelle isole, dove sale al 71,6%.

Fra le cure cui si rinuncia più spesso ci sono quelle del dentista (lo afferma il 67,6% dei medici), notoriamente non fra le più economiche, ma sembra che anche assentarsi poche ore dal lavoro per sottoporsi a una visita sia un problema. Il 64,7% dei medici crede, infatti, che i pazienti vi rinunciano per non mettersi in cattiva luce con il “capo”, mentre per il 55,9% sarebbe la necessità di far fronte ad incombenze considerate più importanti a spingere gli italiani a non presentarsi negli studi medici.

Quasi il 50% dei medici Fimmg in tutta Italia, il 56,8% al sud e nelle isole, il 62,6% nelle aree il cui è aumentata la disoccupazione e il 63,2% in quelle con maggiori problemi sociali ritiene che la salute dei propri pazienti sia peggiorata da quando è iniziata la crisi economica e l’88% ha a che fare con persone sempre più stressate.

Tutti questi dati sottolineano come la crisi economica incida su aspetti che vanno ben al di là delle esigenze di una società consumistica. Come ha spiegato Paolo Misericordia, responsabile del Centro studi Fimmg,

i risultati della ricerca dimostrano che la crisi incide sul destino della salute della popolazione, che aumenta le diseguaglianze accentuando la divaricazione dei contesti sociali, che è in grado di condizionare il lavoro e la funzione del medico di medicina generale.

Complessivamente gli italiani stanno peggio, rinunciano a curarsi, hanno la priorità del lavoro e rimandano le cure con ripercussioni potenzialmente devastanti, tutte da valutare.

Via | AGI
Foto | Flickr

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