Curare le dipendenze grazie alla realtà virtuale
La realtà virtuale può aiutare a curare le dipendenze? Ecco cosa rivelano gli esperti.
La realtà virtuale potrebbe aiutare a curare le dipendenze. A suggerirlo è un nuovo studio condotto dai membri del Monash Institute di Melbourne, i quali hanno creato un nuovo programma per studiare il cervello in condizioni di dipendenza. Il programma si chiama BrainPark, e sembra stia dando davvero dei risultati promettenti per quanto riguarda lo studio e la cura di condizioni come la dipendenza da droga, alcool o da gioco d’azzardo. Il tutto, dal momento che non prevede la somministrazione di farmaci, potrebbe rappresentare un punto di svolta per il trattamento delle malattie mentali.
Mediante la realtà virtuale, le persone che soffrono di ludopatia potrebbero ad esempio ritrovarsi “catapultate” in una versione virtuale di una sala giochi, ed imparare a gestire meglio la situazione e combattere il proprio disturbo.
Possiamo misurare la risposta cerebrale fisiologica delle persone verso differenti aspetti del gioco d’azzardo in un ambiente virtuale ed esaminare quali aspetti sono più legati al comportamento da dipendenza. Tradizionalmente
spiegano gli autori dello studio
le dipendenze sono trattate secondo il tipo, come assistenza psicologica per la ludopatia e farmaci per le crisi di astinenza o l’ansia. Ma questo non funziona per tutti. Noi vogliamo offrire un nuovo approccio per diagnosticare e trattare la compulsione, sfruttando i benefici offerti dalla tecnologia.
via | Ansa
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