Da una lacrima sul viso la diagnosi del cancro al seno
Analisi delle lacrime: un test meno invasivo e meno costoso della mammografia per diagnosticare il cancro al seno.
Effettuare una diagnosi dal pianto: è quanto promette un rivoluzionario test tra i progetti nel cassetto della Ascendant Diagnostics. L’idea di un test diagnostico basato sulle lacrime piuttosto che sul sangue trova conferma della sua validità nei risultati di un recente studio condotto da un’équipe di ricercatori della University of South Wales.
La ricerca ha scoperto che nelle lacrime ci sono oltre cento proteine in differenti combinazioni. Proprio queste varianti possono fungere da marcatori biologici determinando se siamo più a rischio e/o predisposti ad ammalarci di cancro al seno o di tumore alla prostata.
Un test meno invasivo ed affidabile che permetterebbe di monitorare anche l’evoluzione della malattia, oltre a diagnosticarla. Secondo i ricercatori potremmo trovarlo sul mercato già tra cinque-dieci anni e sarà una vera rivoluzione nel campo della diagnostica.
Perché il test delle lacrime è in grado di diagnosticare il cancro alla mammella ed il tumore della prostata è presto spiegato: questi due tipi di cancro modificano gli equilibri ormonali che incidono sulla produzione di liquido lacrimale.
Nelle lacrime sono presenti almeno cinque biomarcatori che subiscono delle modifiche anche importanti e dunque rilevabili quando ci si ammala di cancro o si è predisposti all’insorgenza di tumori. In un futuro non troppo lontano, dunque, potremo conoscere la nostra esposizione al rischio di cancro al seno e cancro alla prostata grazie alla semplice raccolta di un microlitro di fluido lacrimale.
Il test avverrà in maniera assolutamente indolore, rassicurano i ricercatori. Consisterà nell’infilare un tubo nell’angolo dell’occhio facendo convogliare le lacrime per poi analizzarle alla ricerca dei biomarcatori del cancro. Un metodo meno invasivo e meno costoso rispetto alla mammografia che spingerà molte donne, ora reticenti, a sottoporsi con regolarità agli screening per il cancro al seno.
Via | Medcity News
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