Dalle feci all’acqua potabile: la nuova sfida di Bill Gates
Il magnate dell'informatica ha deciso di finanziare un innovativo sistema per il filtraggio dell'acqua contaminata dai liquami. Ecco di cosa si tratta
Bill Gates, noto ai più come fondatore di quella Microsoft che ha reso i computer uno strumento alla portata di tutte le tasche occidentali, è anche un rinomato filantropo che attraverso la sua fondazione finanzia i più svariati progetti di ricerca. Fra gli ultimi in ordine di tempo c’è anche quello che prevede di portare a termine una missione apparentemente impossibile: rendere potabile l’acqua contaminata dalle feci.
A renderlo possibile sarebbe il sistema di purificazione proposto dalla Janicki Bioenergy, battezzato OmniProcessor. Filtrando le scorte di acqua contaminate dal liquame, il macchinario restituisce acqua potabile producendo allo stesso tempo energia elettrica come mostrato nel video in apertura di questo post.
Nello stesso video di vede proprio Bill Gates degustare l’acqua filtrata da OmniProcessor. Il suo commento?
E’ acqua!
A quanto pare il suo sapore è buono, caratteristica che si aggiunge ad un’altra ancora più importante: si tratta di acqua sicura. A trarre vantaggio dalla sua purificazione potrebbero essere tutte quelle persone – e stiamo parlando di circa 1,2 miliardi di individui, pari a circa un quinto della popolazione mondiale – che vivono in condizioni di carenza d’acqua, ma non solo. A loro bisogna sommarne altri 1,6 miliardi per cui il problema è la carenza di infrastrutture per rifornire di acqua la popolazione.
Quando ciò si verifica nei Paesi in Via di Sviluppo il problema si può sovrapporre alla mancanza di servizi igienici che porta alla contaminazione dell’acqua potabile con le feci. I rischi che ne conseguono sono gravi malattie come il colera, l’epatite A, il tifo e la dissenteria, che resta una delle principali cause di decesso nei bambini al disotto dei cinque anni di età, che spesso hanno a che fare con questa patologia proprio a causa della contaminazione dell’acqua a loro disposizione.
L’obiettivo della Janicki Bioenergy e di Gates è portare OmniProcessor proprio nei Paesi in Via di Sviluppo, dove i classici sistemi di depurazione dell’acqua non sono utilizzabili. Qui l’energia prodotta durante il filtraggio – pari a 250 kw di elettricità al giorno – potrebbe essere utilizzata sia per alimentare il processo – con la potabilizzazione quotidiana di 86 mila litri di acqua – sia per rifornire di elettricità un’intera città.
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Via | Sputnik