Depressione, per bambini e adolescenti i farmaci spesso non funzionano
I bambini e gli adolescenti che soffrono di depressione maggiore potrebbero non avere molti benefici dall’utilizzo dei farmaci antidepressivi. Ecco cosa emerge da una nuova ricerca.
Depressione – I farmaci antidepressivi sono efficaci per bambini e adolescenti? A cercare di rispondere a questa domanda sono stati i membri dell’Università di Oxford, che hanno condotto un nuovo studio pubblicato su The Lancet, e basato sugli studi precedenti che prendevano in esame bambini e adolescenti con diagnosi di depressione maggiore, cercando di scoprire se i benefici degli antidepressivi fossero superiori ai rischi per la salute che questi tipi di farmaci comportano.
Per rispondere a questa domanda, gli esperti hanno preso in considerazione parametri come:
- Efficacia: determinata dai cambiamenti nei sintomi depressivi e nella risposta al trattamento
- Tollerabilità: ovvero se l’uso di farmaci è stato interrotto a causa di eventi avversi
- Accettabilità: se l’uso dei farmaci è stato interrotto a causa di qualsiasi causa
Associazione a gravi danni: se il farmaco ha aumentato pensieri o eventi suicidari, o altri danni.
Analizzando i dati raccolti, gli esperti avrebbero constatato che per un solo antidepressivo, la fluoxetina, i benefici avrebbero superato i rischi quando si trattava di efficacia e tollerabilità. Altri antidepressivi come la nortriptilina, imipramina, venlafaxina e duloxetina avrebbero invece registrato livelli peggiori per quanto riguarda efficacia o tollerabilità, ed altri cinque farmaci avrebbero aumentato il rischio di pensieri e tentativi di suicidio.
L’equilibrio dei rischi e dei benefici degli antidepressivi per il trattamento della depressione maggiore non sembra offrire un chiaro vantaggio nei bambini e negli adolescenti, probabilmente con la sola eccezione della fluoxetina
spiegano gli autori dello studio, che sottolineano dunque che i bambini e gli adolescenti che assumono antidepressivi dovrebbero essere tenuti sotto stretto controllo, indipendentemente dalla scelta dell’antidepressivo, e soprattutto all’inizio del trattamento.
via | MedicalNewsToday