Diabete, come prevenire il rischio cardiovascolare: la campagna nazionale
E' in partenza una campagna nazionale per prevenire il rischio cardiovascolare nelle persone con diabete.
Come prevenire il rischio cardiovascolare nelle persone che soffrono di diabete? Si stima, infatti, che le malattie cardiovascolari sono la principale causa di disabilità e di morte in chi ha avuto una diagnosi di diabete di tipo 2. Il rischio di morte è doppio e quadruplo per quello che riguarda un infarto o un ictus rispetto alle persone sane.
Francesco Purrello, Presidente Società Italiana di Diabetologia (SID), spiega:
In Italia sono quasi 750 mila le persone con diabete che vanno incontro nella loro vita ad almeno un evento cardiovascolare, delle quali oltre 350 mila hanno avuto un infarto e più di 100 mila un ictus. Sono poco meno di 15 mila le morti di persone con diabete imputabili a cardiopatia ischemica e rispettivamente 7 mila e 500 quelle per malattie cerebrovascolari ogni anno; in pratica stiamo parlando complessivamente di circa 60 decessi ogni giorno.
Per informare su questi dati e per sensibilizzare le persone con diabete al fine di un’ottima gestione della malattia e una riduzione delle complicanze, è nata la campagna nazionale “Al cuore del diabete“, con il patrocinio di SID – Società Italiana di Diabetologia e AMD – Associazione Medici Diabetologi, in connessione con il progetto internazionale Cities Changing Diabetes e il contributo non condizionato di Novo Nordisk.
Una campagna di questo tipo che coinvolge i comuni e in particolare i grandi centri urbani è di particolare importanza per i cittadini. Lo sviluppo urbano, cui il mondo ha assistito e assiste, ha modificato profondamente lo stile di vita della popolazione e trasforma il contesto ambientale e sociale in cui viviamo, creando problemi di equità, generando tensioni sociali e introducendo minacce per la salute della popolazione.
Aggiunge Enzo Bianco, Presidente del Consiglio Nazionale ANCI.
Nelle principali piazze italiane arriveranno delle unità mobili dove si potrà capire qual è il rischio cardiovascolare e dove si potrà parlare con un diabetologo e un cardiologo. Tutta la documentazione verrà fornita al termine dell’incontro per farla vedere anche al proprio medico di base. L’unità mobile partirà a marzo, facendo tappa in cinquanta città diverse.
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