Il diabete mellito è una delle tipologie di diabete che possono colpire una persona. Si tratta di una malattia cronica che si verifica quando il pancreas non è più in grado di produrre insulina o quando il corpo non riesce a fare buon uso di quella prodotta. Ciò provoca un accumulo di glucosio nel sangue. Se hai il diabete, il tuo corpo non è in grado di elaborare e utilizzare correttamente il glucosio dal cibo che mangi.
Cosa vuol dire diabete mellito? Esistono diversi tipi di diabete, ciascuno con cause diverse, ma tutti condividono il problema dell’accumulo di troppo glucosio nel sangue. Il diabete mellito è, come anticipato, uno di questi. Come Wikipedia afferma, “il termine diabete si riferisce, nella pratica comune, alla sola condizione di diabete mellito, cioè “dolce” (chiamato così dagli antichi Greci per la presenza di urine di tale sapore)”. Non è certa la causa del diabete mellito: è considerata tra le malattie autoimmuni perché provocata da una reazione del sistema immunitario contro l’organismo.
In realtà, la differenza non è tra diabete e diabete mellito, termine, quest’ultimo, con il quale si intende il diabete in senso lato. Ma tra diabete di tipo 1 e diabete di tipo 2. Ovvero le categorie che fanno capo al diabete mellito. Difatti, tra i due esistono diversi presupposti che approfondiamo di seguito.
Il diabete di tipo 1, noto anche come diabete giovanile, è una malattia autoimmune la cui causa si riscontra nell’identificazione, da parte del sistema immunitario, delle cellule del pancreas (ovvero quelle che producono insulina) come dannose. Tale premessa porta il sistema immunitario a distruggerle.
Il diabete di tipo 2 è la forma più diffusa della malattia: ne soffre il 90% della popolazione affetta dalla stessa. La causa è ignota ma, in questo caso, il pancreas è in grado di produrre insulina. Questa, però, non viene poi usata dalle altre cellule del corpo. Di solito si manifesta dopo i 30-40 anni.
Non dimentichiamo, poi, che esiste un’altra forma di diabete mellito, il diabete gestazionale, che riguarda solo le donne in dolce attesa.
A queste tre categorie si aggiunge poi il diabete insipido, che però si differenzia dalle altre patologie per cause e sintomi.
La patologia può dipendere da una ridotta produzione di insulina, dalla scarsa sensibilità all’ormone o da una combinazione di diversi fattori. Essa provoca iperglicemia, ovvero un’alta presenza di zucchero nel sangue (i sintomi della glicemia alta non devono mai essere sottovalutati).
I sintomi del diabete mellito sono:
Alla base del diabete c’è un’anomala elaborazione del glucosio nel corpo. Partiamo dalle basi: l’insulina è un ormone che proviene dal pancreas. Questo normalmente la secerne nel flusso sanguigno. L’insulina permette allo zucchero di entrare nelle cellule riducendone, così, la quantità nel sangue.
La causa esatta del diabete di tipo 1 è sconosciuta: ciò che si sa è che il sistema immunitario attacca e distrugge le cellule che producono insulina nel pancreas così come farebbe con agenti pericolosi. Ciò comporta una scarsa o nulla quantità dell’ormone. Invece di essere trasportato nelle cellule, lo zucchero si accumula nel sangue.
Nel caso di diabete di tipo 2 invece, le cellule diventano resistenti all’azione dell’insulina e il pancreas non è in grado di produrne abbastanza per superare questa resistenza. Anche in questo caso il motivo è incerto.
I fattori che aumentano il rischio di diabete mellito variano a seconda del tipo di quest’ultimo. Nel caso di diabete di tipo 1 si tratta di:
Nel caso di diabete di tipo 2 si aggiungono:
Il diabete viene diagnosticato sulla base del controllo del livello di glucosio nel sangue: esistono dei valori di diabete da tenere in considerazione, perché non appena si sfora il range considerato “normale” è bene iniziare a tenerlo sotto stretto controllo.
Nello specifico, esistono tre test in grado di misurarlo. Si tratta del test glicemico a digiuno, del test glicemico casuale e del test A1c.
I trattamenti per il diabete dipendono dal tipo di diabete e da altri fattori riguardanti, ad esempio, le condizioni generali di salute del soggetto. Nel caso di diabete di tipo 1 bisogna assumere quotidianamente l’insulina in quanto il pancreas non la produce. Nel caso di diabete di tipo 2 i trattamenti possono includere farmaci per il diabete, fare iniezioni di insulina, dieta, attività fisica, etc.
A proposito di iniezioni di insulina, queste si possono eseguire attraverso diverse modalità. Tra le più comuni ci sono:
A proposito di alimentazione, invece, questa comprende alcuni alimenti e ne esclude altri, che possono peggiorare i sintomi. Lo approfondiamo di seguito.
Chi soffre di diabete mellito, dovrebbe seguire una dieta corretta, che si traduce in un’alimentazione sana, bilanciata e controllata, per tenere bassa la glicemia nel sangue. Deve comunque comprendere tutti i nutrienti fondamentali per la salute. L’apporto calorico giornaliero di una persona con diabete è lo stesso di una persona che non ne soffre a parità di sesso, età, statura, attività lavorativa e fisica.
E’ importante intervallare i tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) con tre merende (a metà mattina, a metà pomeriggio e prima di andare a letto). Per merenda, in questo caso si intendono piccoli spuntini volti ad evitare le ipoglicemie e a ridurre la fame. Esempi di spuntino sono: yogurt naturale, un frutto, etc.
La dieta di chi è affetto da diabete mellito deve prevedere diversi alimenti fondamentali ed escluderne degli altri. Con il diabete cosa mangiare per stare meglio?
Per evitare spiacevoli conseguenze per la salute, si consiglia di non mangiare:
Infine, no ad alcolici, salvo un bicchiere di vino secco a pasto, sì ad acqua e tisane, tè e caffè a patto che non siano zuccherati.
Fermo stando il fatto che il diabete non si possa prevenire, esistono buone abitudini e scelte di vita che possono aiutarti a curarlo.
Le persone con diabete hanno un maggiore rischio di sviluppare una serie di gravi problemi di salute (scopri più informazioni sul Bonus diabete INPS, chi ne ha diritto e a chi spetta). Livelli di glucosio nel sangue costantemente elevati possono portare a gravi malattie che colpiscono cuore e vasi sanguigni, piedi, vista reni e denti. Hanno inoltre un rischio maggiore di sviluppare infezioni. Alcune complicazioni possono risultare pericolose lungo il corso della vita. Tra queste, ci sono:
Lo Stato ha voluto riconoscere il diritto di un sostegno economico alle persone con diabete. La legge prevede che coloro che hanno il diabete mellito possano vedersi riconosciuta un’invalidità di diverso grado.
Così come vale per ogni malattia che ostacola la vita lavorativa e quotidiana, anche per il diabete l’INPS riconosce l’erogazione di indennità e agevolazioni fiscali dall’importo variabile in base alla percentuale di invalidità. In particolare, l’Istituto riconosce tre tipi di diabete le cui percentuali di invalidità sono comprese tra il 41 e il 100%.
Ricapitolando, il diabete è una malattia che si verifica quando la glicemia è troppo alta. La glicemia è fonte di energia per l’organismo, e proviene dal cibo che mangiamo. L’insulina, un ormone prodotto dal pancreas, aiuta il glucosio dal cibo a entrare nelle cellule per essere utilizzato per produrre energia.
Nel caso del diabete (mellito e non), il corpo non produce abbastanza o alcuna insulina oppure non la usa bene. Nel tempo, avere troppo glucosio nel sangue può causare problemi di salute. Sebbene il diabete non preveda una cura, puoi attuare delle buone abitudini utili per gestire la malattia e rimanere in salute.