Diabete tipo 2: attività fisica e dieta per dimezzare i rischi e vivere meglio
È possibile prevenire il diabete di tipo 2? Se si ha una predisposizione si può intervenire sullo stile di vita e le abitudini? Uno studio condotto in America, e portato avanti per otto anni, si è occupato proprio di questo: capire quanto si può prevenire il diabete se si è soggetti a rischio.Lo studio ha […]
È possibile prevenire il diabete di tipo 2? Se si ha una predisposizione si può intervenire sullo stile di vita e le abitudini? Uno studio condotto in America, e portato avanti per otto anni, si è occupato proprio di questo: capire quanto si può prevenire il diabete se si è soggetti a rischio.
Lo studio ha coinvolto 1000 persone ad alto rischio di ammalarsi di diabete che sono stati divise in due gruppi: uno ha continuato la vita di sempre e l’altro si è impegnato a perdere peso e a fare attività sportiva. È emerso che migliorando le proprie abitudini e impegnandosi un po’, è possibile dimezzare il rischio di ammalarsi di diabete.
Lo studio è stato condotto dai medici delNorwich University Hospital e della University of East Anglia. Ed è stato poi pubblicato sulla rivista Jama Internal Medicine. I volontari erano tutte persone in prediabete, cioè con la glicemia alta (valori compresi tra 100 e 126 mg/dl di sangue) anche a digiuno. In queste condizioni, di solito, in 5 anni si manifesta il diabete vero e proprio.
Prevenire il diabete di tipo 2 è possibile?
Dall’analisi dei partecipanti è emerso che chi aveva perso 2-3 chili e aumentato di poco i livelli di attività fisica e aveva mantenuto questi miglioramenti per più di due anni, aveva dimezzato il rischio di ammalarsi di diabete. Ciò significa che basta davvero poco, ma questo poco deve essere costante e duraturo.
Mike Sampson, uno dei coordinatori del trial clinico, ha spiegato:
“Finora non c’era la sicurezza della reale efficacia di un programma di prevenzione del diabete di tipo 2 basato sugli stili di vita, nella popolazione con prediabete. Abbiamo mostrato un effetto significativo di questo intervento e siamo molto ottimisti del fatto che perdere poco peso e incrementare l’attività fisica nella vita reale sortisca profondi effetti sul rischio di ammalarsi di diabete”.
Quando si entra in prediabete, in molti casi, si affronta male la situazione e si pensa che il proprio destino sia ormai segnato. Si è portati a credere che nulla possa influire e che ormai non c’è più nulla da fare. Questo discorso poteva avere senso fino alla pubblicazione di questo studio, ma sempre non del tutto.
Bisogna ricordarsi sempre che tutto quello che facciamo di buono per noi stessi, torna sempre indietro in termini di benessere fisico e psichico. Forse in certi casi al diabete non si può sfuggire, ma ci si può arrivare nelle condizioni migliori possibili. In modo da rendere la convivenza con la malattia meno invalidante e sacrificante.
via | ansa