Dieta estiva: i consigli della nutrizionista
Se stai pensando di seguire una dieta estiva, è bene sempre rivolgersi a una nutrizionista che saprà cucire su misura per le tue esigenze tutto quello di cui hai bisogno per perdere peso e restare in salute. Spesso si arriva alla bella stagione impreparati, non trovandosi a proprio agio nel proprio corpo, in questo momento […]
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Se stai pensando di seguire una dieta estiva, è bene sempre rivolgersi a una nutrizionista che saprà cucire su misura per le tue esigenze tutto quello di cui hai bisogno per perdere peso e restare in salute. Spesso si arriva alla bella stagione impreparati, non trovandosi a proprio agio nel proprio corpo, in questo momento in cui quest’ultimo è molto più esposto rispetto all’inverno.
Tanti i dubbi sulle diete da seguire in estate per rimettersi in forma o per non prendere chili durante le vacanze, quando forse ci lasciamo un po’ troppo andare. Ecco come ha risposto alle nostre domande la Dottoressa Valeria Meconi, nutrizionista di MioDottore, che ha aderito al progetto di video consulenza online attivato dalla piattaforma.
Cosa mangiare per dimagrire in estate?
In verità non ci sono alimenti estivi e alimenti invernali per dimagrire. Alla base di un dimagrimento c’è il deficit calorico e non una tipologia di alimenti. Poi, senza dubbio, si possono tenere in considerazione alimenti che favoriscono il dimagrimento.
È vero che in estate si dimagrisce?
Se c’è un deficit calorico opportunamente impostato, ci sarà un dimagrimento in ogni stagione dell’anno. Per molte persone l’estate segna un periodo di relax e, contrariamente a quello che ci si potrebbe aspettare, si potrebbe ingrassare. In estate ci si concedono libertà in più, come aperitivi, cene fuori, gelati, etc. Senza contare che la calura estiva porta i più all’inattività fisica.
Cosa mangiare per sgonfiare pancia e gambe?
Senza ombra di dubbio la primissima cosa da fare è bere acqua a sufficienza (tenersi idratati aiutata il transito), mangiare carboidrati e cibi ricchi di fibre, frutta e verdura fresche di stagione (almeno 5 porzioni), cercando prodotti a km zero e possibilmente bio, sfruttando il più possibile gli antiossidanti che contengono.
C’è poi la convinzione che eliminare o ridurre drasticamente il sale dall’alimentazione generi automaticamente un miglioramento della ritenzione, cosa sbagliatissima. Se si riduce troppo il sale dalla dieta, succederà l’esatto opposto: abbassandosi la pressione sanguigna, le cellule muscolari rilasceranno per effetto osmotico liquidi nello spazio interstiziale, aumentando il gonfiore e l’inestetismo.
È inoltre consigliato mangiare pesce, i cui omega 3 aiutano a mantenere le membrane cellulari elastiche e a combattere le infiammazioni. I frutti di bosco che contengono polifenoli noti per proteggere la funzione venosa e supportare la microcircolazione. Inoltre, sono importanti gli alimenti ricchi di vitamina C, fondamentale per la salute dei vasi sanguigni, come fragole, ciliegie, lattuga, radicchio, spinaci, pomodori e peperoni. Per il mantenimento della flora batterica intestinale sono molto importanti lo yogurt e il kefir per il loro apporto di fermenti lattici, mentre per contrastare la stitichezza, una delle principali cause di addome gonfio e ritenzione idrica, è bene consumare semi di chia e di lino macinati, da aggiungere a insalate, frullati e yogurt.
Cosa mangiare a pranzo in estate?
Saltare il pranzo per via del caldo o per tentare di stare leggeri è una pessima idea, in quanto il più delle volte porta a dei fuori pasto poco nutrienti, favorendo cattiva digestione e gonfiore addominale. Sarebbe meglio optare per un piatto unico, preferibilmente costituito da ingredienti semplici e freschi combinati insieme: sì a cereali in chicco, verdure cotte o crude, proteine e grassi buoni.
Può essere un esempio un’insalata fredda di farro con feta, fragole, noci e avocado, il tutto accompagnato da una crema allo yogurt, oppure una pasta fredda con melanzane e pomodorini cotti al forno e mozzarella di bufala.
Cosa non mangiare in estate?
Evitare cibi troppo elaborati, ricchi di spezie o troppo grassi, che potrebbero favorire casi di reflusso e rallentamento della digestione, con conseguente stato di gonfiore addominale. No a superalcolici, infatti l’alcol ha un effetto vasodilatatore, provocando un rallentamento della circolazione e un ristagno del sangue in alcuni tratti delle vene. Infine, è meglio evitare cibi industriali e raffinati, che oltre a favorire uno stato infiammatorio, possono portare a un’alterazione del microbiota intestinale.