Dieta, il trucco per perdere peso è nell’orario dei pasti
Non solo alimentazione corretta e bilanciata: anche il momento della giornata in cui decidiamo di mangiare influenza la dieta.
Le nonne e le bisnonne lo dicevano sempre: colazione presto, pranzo a mezzogiorno, cena alle sette e via a letto. Con gli anni le abitudini si sono allungate e capita sempre più spesso di consumare i propri pasti ad orari meno canonici di quelli contadini del passato, con pranzi che vanno dalle 14 alle 15 e cene che possono iniziare, in certi casi, anche alle 22.30 e trasformarsi in banchetti pantagruelici.
Se siete del club di coloro che preferiscono ritardare i pasti ad orari da gufo e tendono a consumare più cibo la sera perché di giorno sono oberati di lavoro, dovreste stare attenti alla maggiore possibilità di faticare a perdere peso: secondo un sondaggio condotto da un’azienda inglese di prodotti dietetici, la Forza Supplements, anche l’orario dei pasti rappresenta un valido trucco per accelerare il processo di perdita dei chili di troppo quando si segue una dieta.
Al centro del sondaggio, effettuato su più di mille persone, è stata posta proprio la questione “quale è il momento migliore della giornata per dimagrire“: le risposte degli intervistati hanno quindi identificato le fasce orarie della giornata durante le quali è bene collocare i propri pasti per ottenere il massimo rendimento da una dieta equilibrata e corretta.
La colazione è risultata il pasto più importante della giornata: circa il 76% degli intervistati ha rivelato che il consumo di una ricca colazione al mattino, principalmente tra le 7 e le 7.30, ha aiutato a tagliare le calorie nei pasti successivi. Il pranzo, per essere equilibrato ed efficace nel processo di dimagrimento, andrebbe collocato tra le 12.30 e le 13 e dovrebbe essere considerato il secondo pasto principale della giornata, in modo da non incappare in effetti collaterali quali sonnolenza alla scrivania del lavoro o fame improvvisa a metà pomeriggio.
Discorso a parte per la cena, anticipata dagli inglesi ad orari impossibili per gli italiani quali le 18 – 18.30, nella migliore tradizione anglosassone, e parca di cibi in modo da non appesantire il fisico in vista della notte. Certo, sarebbe molto saggio affidarsi all’antica tradizione contadina, ma molti italiani a quell’ora sono ancora in ufficio a litigare tra le sudate carte, quindi una cena all’inglese è da escludere in vista dei ritmi lavorativi.
Al di là della rigidità degli orari, emerge un dato interessante da questa ricerca: orari stabiliti di consumazione dei pasti stimolano l’organismo a regolarizzare l’appetito e il bisogno fisico di cibo, aiutando il processo di dimagrimento. Anche seguire il detto “colazione abbondante, pranzo medio, cena leggera” è un ottimo espediente per sveltire la perdita di peso. Cenare alle 18.30 è abbastanza improbabile, ma perché non tentare di anticipare un poco i propri pasti e… vedere di nascosto l’effetto che fa?
Via | DailyMail