La Dieta Plank è un regime alimentare fortemente restrittivo, basato sulla drastica riduzione di carboidrati e altri importanti macronutrienti, in favore di alimenti ricchi di proteine di origine animale. Si tratta, in poche parole, di una dieta iperproteica, ipocalorica e low carb.
Non c’è da sorprendersi, quindi, che questa dieta prometta di farti perdere quasi 10 chili, anzi, 9 per essere esatti, in sole 2 settimane. Ma a che costo? Insomma, quali sono i pro e i contro della dieta Plank?
In questo articolo vogliamo scoprire cosa si mangia con la dieta Plank, daremo un’occhiata al menu settimanale e, soprattutto, vedremo quali sono i vantaggi e gli svantaggi che bisogna considerare prima di adottare questo regime alimentare.
Ma prima di tutto, come e quando è nata la dieta Plank?
Quali sono le origini della dieta Plank? A quanto sembra, non esiste una vera risposta a questa domanda. Sembra proprio che la dieta Planck sia comparsa dal nulla, un po’ come accade con altri tipi di diete estreme e sbilanciate.
Probabilmente avrai sentito dire che l’invenzione di questa dieta sia da attribuire al fisico tedesco Max Planck, il padre della fisica quantistica. Si tratta solamente di una bufala. La stessa Max Planck Society avrebbe preso le distanze da questa dieta. A conti fatti, quindi, l’inventore della dieta plank rimane sconosciuto.
Ciò che invece è ben noto è l’effetto dimagrante di questo regime (una parola quanto mai appropriata) alimentare. Sembra infatti che seguire la dieta Plank per 14 giorni possa far perdere la bellezza di 9 chili.
Un altro punto a favore di questa dieta è che non è richiesta alcuna fase di mantenimento. Teoricamente, dopo aver perso quasi 10 chili, potresti tornare a mangiare normalmente senza riprendere i chili persi. Un simile magico effetto sarebbe dovuto allo shock cui abbiamo sottoposto il nostro metabolismo.
Ma di quale “shock” stiamo parlando? Vediamolo insieme.
Prima di dare uno sguardo al classico menu settimanale della dieta plank, vediamo quali sono le regole generali alle quali bisognerebbe attenersi per due settimane.
Dopo aver letto le regole di questo regime alimentare, probabilmente vorrai conoscere lo schema settimanale della dieta Plank originale.
Ogni giorno sono previsti 3 pasti (colazione, pranzo e cena), per cui sono esclusi gli spuntini. Inoltre, non sono previste sostituzioni o versioni di dieta plank modificate. Il regime alimentare da seguire è il seguente:
Come puoi notare, non c’è rischio di confondersi per la scelta dei pasti. Nella maggior parte dei casi, infatti, la dieta plank è piuttosto monotona e facile da ricordare. Lo schema appena visto dovrebbe essere seguito per 2 settimane, e difficilmente sono previste variazioni.
Tutt’al più, potresti sperimentare una versione della dieta Plank vegetariana, sostituendo le fonti proteiche di origine animale con il tofu, il tempeh, il seitan e così via.
Ma a questo punto, vediamo quali sono i pro e i contro di questa particolare dieta.
Quanto si perde in una settimana con la dieta Plank? Secondo le testimonianze raccolte sul web, questa dieta può certamente favorire la perdita di peso (si parla di circa 6 – 8 chili in meno in due settimane), ma è anche molto difficile da sostenere.
Il deficit calorico e nutrizionale, infatti, comporta stanchezza e spossatezza, sensazioni più che comprensibili, data la natura così restrittiva di questa dieta.
Ma vediamo concretamente quali sono i pro e i contro della plank diet.
Che i risultati della dieta Plank siano visibili, è fuori da ogni dubbio. Se rispettato alla lettera, infatti, questo piano alimentare non può che produrre una consistente perdita di peso. La Plank diet, in effetti, fa certamente dimagrire. Non sappiamo se i chili persi siano effettivamente 9 in due settimane, ma dato il limitato apporto di cibo, un dimagrimento importante è più che prevedibile.
A ben vedere, però, questo è probabilmente il solo “vantaggio” oggettivo della dieta Plank.
D’altro canto, bisogna valutare anche i possibili svantaggi, ovvero gli effetti collaterali di questa dieta estrema.
La plank è una dieta sbilanciata, che privilegia cibi proteici e riduce l’assunzione di fibre, carboidrati e altri nutrienti essenziali per il buon funzionamento del corpo.
Non si tratta di una dieta sostenibile a lungo termine, per cui, non prevedendo alcuna fase di mantenimento, non sorprende che dopo aver perso tanti chili si rischi di riprenderli tornando a mangiare normalmente.
Con le dovute differenze fra una giornata e l’altra, l’apporto calorico giornaliero della dieta plank è di circa 400-800 calorie al giorno, davvero troppo poche per affrontare le normali attività quotidiane. Niente di strano, quindi, se dopo il primo giorno di dieta inizi a sentire forte stanchezza e spossatezza.
La plank diet rischia di danneggiare i reni, a causa dell’eccessivo apporto di proteine animali, e può causare disturbi digestivi e stitichezza, per via dell’insufficiente apporto di fibre.
Nelle persone che non hanno un rapporto sano con il cibo, né con il proprio corpo, questo tipo di dieta potrebbe innescare o accentuare dei comportamenti alimentari malsani.
Sebbene non preveda variazioni o sostituzioni, “comportandosi” un po’ come una dieta adatta a tutti in modo indistinto, in realtà la plank diet dovrebbe essere evitata dalle donne in gravidanza, da chi allatta al seno e dalle persone con malattie cardiovascolari, ipertensione, ipercolesterolemia, da adolescenti e bambini.
In un periodo storico come quello in cui viviamo, in cui siamo abituati ad ottenere tutto e subito, l’idea di perdere peso in modo graduale, armandoci dell’arte della pazienza, non è granché allettante.
Attira senz’altro molto di più l’idea di riuscire a dimagrire in 15 giorni, togliersi il pensiero e indossare finalmente quei jeans che non ci entravano da tempo. Ecco perché diete come la Plank, la Copenaghen, la dieta dei succhi o della zuppa di cavolo suscitano tanto interesse.
In accordo con molti medici e nutrizionisti, possiamo però affermare che seguire diete di questo tipo può far male alla salute in molti modi differenti.
Se hai intenzione di perdere peso, ti consigliamo di rivolgerti a un nutrizionista o a un dietologo, in modo da ottenere una dieta personalizzata, basata sulla tua specifica struttura corporea e sul tuo stile di vita, per dimagrire in modo sano, divertente ed efficace.
Fonti