Benessereblog Alimentazione Dieta vegana: 4 mesi senza carne possono ridurre il peso e potenziare la flora intestinale

Dieta vegana: 4 mesi senza carne possono ridurre il peso e potenziare la flora intestinale

È stato verificato che 16 settimane di dieta vegana possono avere effetti incredibili sulla salute: calo del peso, glicemia controllata e migliore flora intestinale.

Dieta vegana: 4 mesi senza carne possono ridurre il peso e potenziare la flora intestinale

La dieta vegana è spesso criticata da chi non ne conosce correttamente i principi, ma secondo uno studio, che porta la firma della ricercatrice Hana Kahleova del Physicians Committee for Responsible Medicine di Washington DC (Usa), quest’alimentazione può potenziare la flora intestinale e migliorare peso e composizione corporea, oltre al controllo della glicemia.

Non bisogna seguirla a vita, ma solo per 4 mesi. Durante lo studio i volontari (in totale 147 partecipanti) che per 16 settimane sono stati vegani hanno dimostrato che il peso corporeo si è ridotto in modo significativo (in media -5,8 kg), in particolare a causa di un calo della massa grassa (in media -3,9 kg) e del grasso viscerale. Anche la sensibilità all’insulina è aumentata significativamente in questo campione.

E non è tutto, perché sempre nel gruppo ‘vegan’ è aumentata anche la quantità del batterio Faecalibacterium prausnitzii (+4,8%), un elemento che è associato a riduzione del peso corporeo, della massa grassa e del grasso viscerale. Più presente nell’intestino di questo campione anche il Bacteoides fragilis (+19,5%), cosa che contribuisce a ridurre peso corporeo, massa grassa e grasso viscerale e che aumenta la sensibilità all’insulina.

Un bel risultato. Ovviamente, sono necessari altri studi anche per comprendere che cosa potrebbe accadere tornando a una dieta mediterranea, in termini di benefici acquisiti.

Via | Adnkronos

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Le gallette di mais fanno male?
Cibi e bevande

Le gallette di mais non sono pericolose per la salute, a patto di non abusarne e di non mangiarne troppe. Un recente studio ha scoperto, infatti, che il metodo di cottura industriale di tali alimenti può rilasciare delle sostanze potenzialmente cancerogene, che sono davvero nocive per la salute umana solo se questi cibi vengono consumati in quantità troppo eccessive.