Le diete mima digiuno rappresentano la forma più moderna e attuale della pratica del digiuno, una forma per certi versi più sostenibile ma – a detta di chi la promuove – altrettanto benefica. Non si tratta di un digiuno vero e proprio, quanto piuttosto di una riduzione significativa dell’assunzione di alimenti per un periodo molto limitato di tempo.
Questo tipo di dieta è stata testata sia sugli animali che sugli esseri umani e sembrerebbe essere in grado di produrre effetti positivi sul metabolismo ormonale, sulla mente e sulla salute in generale.
Ma esattamente, cosa si può mangiare con le diete mima digiuno? Quali sono i benefici per la salute? E quali le controindicazioni?
Diamo un’occhiata da vicino a questo modello alimentare e vediamo quali sono gli effetti sia positivi che negativi che dovremmo conoscere.
Una dieta che simula il digiuno è uno schema alimentare volto a innescare gli effetti benefici del digiuno, riducendo però al minimo quelli negativi, come il mal di testa, la sensazione di fame, l’irritabilità e il calo di energie.
Sembra infatti che un breve digiuno possa purificare il corpo e stimolarlo a combattere alcune delle principali cause delle più temute malattie, come l’ipertensione, il diabete e il cancro.
Il dottor Valter Longo, Professore di Biogerontologia e Direttore del Longevity Institute della USC (University of Southern California) di Los Angeles, è da anni in prima linea nella ricerca che approfondisce ed esamina gli effetti del digiuno sulla salute umana. Ed è anche il creatore di una delle più famose diete mima digiuno.
La dieta mima digiuno di Valter Longo è composta rispettivamente da:
La dieta promuove una riduzione calorica che va dal 34 al 54% in meno rispetto al normale, per un periodo massimo di 5 giorni.
Lo schema calorico prevede un’assunzione di poco meno di 1.100 calorie durante il primo giorno, mentre durante i quattro giorni successivi scenderà a 750 kcal (47% di carboidrati, 44% di grassi e 9% di proteine).
Questa restrizione calorica innesca una risposta fisiologica del corpo simile a quella scatenata dai classici metodi di digiuno, favorendo di conseguenza un processo di rigenerazione cellulare, la riduzione dell’infiammazione e una perdita di grasso.
Dopo aver seguito il semi-digiuno per 5 giorni consecutivi, il soggetto potrà tornare a mangiare normalmente (consumando pasti a scelta ma pur sempre equilibrati), senza apportare particolari cambiamenti alla propria dieta.
Ma esattamente cosa mangia chi segue una dieta che imita il digiuno? Probabilmente ti sarà capitato di sentir parlare del cosiddetto kit pasto ProLon, un kit appositamente formulato per chi desidera seguire questo tipo di dieta.
Il “pacchetto” comprende alimenti di origine vegetale, senza glutine e senza lattosio, e include tutti i pasti e gli spuntini (zuppe di verdure, barrette di cereali, cracker, olive e tisane ipocaloriche) da consumare nell’arco dei 5 giorni. Il kit è inoltre accompagnato da una tabella con i consigli su quali cibi mangiare e in che ordine assumerli.
Se non hai intenzione di spendere centinaia di euro per acquistare i prodotti, con l’aiuto di un medico qualificato potresti provare a seguire la dieta mima digiuno senza kit.
Ma vediamo da vicino quali sono le regole della dieta mima digiuno, nota anche con il nome di “fasting mimicking diet” (FMD).
Consumare soprattutto alimenti e proteine di origine vegetale. Le proteine animali (fatta una relativa eccezione per quelle del pesce, meno dannose rispetto a quelle di carne e formaggi) attiverebbero infatti i geni promotori della crescita e dell’invecchiamento, e possono favorire lo sviluppo di malattie, come i tumori.
Non seguire la dieta mima digiuno per più di 5 giorni consecutivi. L’obiettivo infatti è quello di favorire la rigenerazione cellulare, senza mettere a rischio la salute e senza ridurre la massa muscolare o innescare lo sviluppo di spiacevoli effetti collaterali.
Assumi abbastanza liquidi nel corso della giornata, alternando acqua, tè deteinato, caffè d’orzo e bevande non zuccherate. In questo modo favorirai il senso di sazietà e manterrai il corpo adeguatamente idratato durante tutto il periodo di semi digiuno.
Evitare di svolgere esercizio fisico intenso durante i cinque giorni di digiuno. Sono invece preferibili attività leggere come una camminata a passo lento, stretching e yoga.
Probabilmente ti starai chiedendo: ma non sarebbe meglio saltare i pasti per perdere peso? La risposta a questa domanda è no. Saltare i pasti senza uno schema alimentare ben preciso in realtà potrebbe essere controproducente. Per perdere peso e per mantenersi in buona salute è importante seguire sempre una dieta equilibrata, anche quando si parla di semi-digiuno. Per questo motivo, lo schema alimentare dovrebbe essere stabilito da un medico, evitando quindi il fai da te, che a lungo andare potrebbe risultare molto dannoso per la salute.
Quella formulata da Longo non è la sola dieta che imita gli effetti del digiuno. in realtà, soprattutto negli ultimi anni sono molte le diete che hanno ricevuto attenzione in questo campo. Fra i più famosi tipi di digiuno intermittente vi sono:
Ma le diete mima digiuno servono davvero per perdere peso? E a cosa fanno bene esattamente?
Decenni di studi e ricerche condotti in tutto il mondo hanno portato esperti e scienziati a convenire che, in effetti, una restrizione calorica per un limitato periodo di tempo può migliorare la salute sotto molti aspetti.
Gli effetti benefici di questo tipo di diete sono notevoli. Di seguito vedremo quali sono i più conosciuti e apprezzati.
Sebbene questa dieta non sia stata formulata specificatamente per favorire una perdita di peso, appare chiaro che una restrizione calorica possa risultare utile per i pazienti in sovrappeso o obesi. Tuttavia, è impossibile stabilire l’esatta quantità di chili che potresti perdere seguendo questo regime. La dieta dovrà inoltre essere abbinata a un regime alimentare specificatamente formulato da un dietologo qualificato ed esperto.
Come si legge sul sito della Fondazione Veronesi, la dieta mima-digiuno potrebbe essere adatta per la maggior parte delle persone.
L’ideale, per le persone normopeso e in buono stato di salute, sarebbe seguirla ogni 3-6 mesi per un massimo di 5 giorni consecutivi. I soggetti obesi potrebbero seguire questa dieta anche una volta al mese, sempre e solo dietro parere del medico.
Come spesso accade quando parliamo di dieta, anche nel caso dello schema imita digiuno bisogna fare molta attenzione. Questo tipo di dieta infatti non è adatto a tutti, e in alcuni casi il rischio è quello di sviluppare problemi di salute anche importanti. In particolar modo, la dieta mima digiuno è sconsigliata per chi soffre di determinate malattie come:
Dovranno evitare questa dieta anche le donne in gravidanza o in fase di allattamento, ragazzi e ragazze ancora in fase di sviluppo, bambini e persone anziane.
Molte persone danno per scontato che la dieta mima digiuno risolverà ogni loro problema di salute, ma in realtà questo tipo di regime alimentare è associato anche a una serie di effetti indesiderati che bisogna conoscere e – soprattutto – saper riconoscere.
È facilmente intuibile che una dieta tanto restrittiva comporterà sensazioni come fame, crampi allo stomaco, irritabilità, disidratazione (qualora non dovessi assumere abbastanza liquidi nell’arco della giornata) e malessere generale.
Si tratta di effetti piuttosto prevedibili, che dovrebbero attenuarsi significativamente con il trascorrere dei giorni, ma che non dovrebbero essere presi sottogamba. Per questo motivo, lo ribadiamo, il digiuno andrebbe fatto solamente sotto supervisione da parte del medico.