Fisioterapia, massoterapia, osteopatia: tre ambiti medici, tre figure professionali, tre modi di trattare diverse patologie, sui quali spesso regna sovrana la confusione. Cosa fanno il fisioterapista, il massoterapista e l’osteopata? Esistono dei campi di intervento differenti, modalità di azione diverse, procedure per accedere alla professione ed esercitarla che dobbiamo conoscere prima di rivolgerci a un professionista?
Spesso tra i pazienti si crea un po’ di confusione tra tre figure professionali che dovrebbero essere complementari e lavorare tutte per il benessere psico-fisico del paziente. In Italia, però, anche per legge, sono regolamentate in maniera diversa. E talvolta non si sa bene a chi rivolgersi per i problemi di salute e per prevenire piccoli e grandi disturbi.
Per comprendere le differenze sostanziali tra fisioterapia, massoterapia e osteopatia, abbiamo posto qualche domanda a un esperto del settore. Risponde alle nostre domande il Dottor Alessandro Garlinzoni , osteopata, di MioDottore , che ha aderito al progetto di video consulenza online attivato dalla piattaforma.
Le differenze tra fisioterapia, massoterapia e osteopatia non sono poche, sia ai fini di legge sia ai fini di trattamento e di competenze.
La figura del massoterapista nasce come massaggiatore capo bagnino (MCB) di stabilimenti idroterapici, ben prima delle due grandi guerre. Infatti, prima della guerra, andare ai bagni non significava andare a fare un bagno al mare, ma piuttosto una serie di trattamenti utili per la salute, che però vennero meno durante le guerre.
Successivamente, negli anni 90, a causa di una diatriba tra le due figure professionali di massofisioterapisti e fisioterapisti, le scuole per massofisioterapia cominciarono a sparire. Così i massofisioterapisti con esperienza rientrarono nella figura dei fisioterapisti (quindi sanitaria), mentre chi era rimasto fuori da questa categoria finì in un limbo burocratico.
Per risolvere il problema si fece ricorso a un Regio Decreto del 1927 dove si nominava la figura del massoterapista (MCB), considerato un ausiliario sanitario che a norma di legge può utilizzare elettromedicali (fino a una certa potenza), lavorare sul dolore, cosa che prima era concessa solamente al fisioterapista, e sulla patologia.
Le differenze sostanziali sono che i massoterapisti non possono essere impiegati in alcune strutture sanitarie, non possono fare fisioterapia, ma solo massaggio e aiutare il medico nel lavoro specifico su determinati casi.
Invece, i fisioterapisti, essendo sanitari, hanno molto potere di azione in ambito sanitario e riabilitativo, possono utilizzare macchinari ed elettromedicali, lavorano direttamente sulla patologia e in parte sulla riatletizzazione, come ad esempio nel caso del trattamento dello sportivo, possono lavorare in ospedale o in centri di riabilitazione o privatamente, con alcuni limiti.
Infine, gli osteopati sono ausiliari sanitari, ma sono ancora senza una vera e propria regolamentazione. Svolgono manipolazioni e trattamenti su articolazioni e visceri, rimanendo però lontani dal trattare la patologia.
La regola è di favorire il principio di autoguarigione del corpo, andando a liberare quelle restrizioni che poi provocano il sintomo.
Queste tre figure sono di norma complementari, ma non è sempre così nella realtà, in quanto spesso ci sono osteopati-massoterapisti o fisioterapisti-osteopati che svolgono più di un compito, creando però in alcuni casi un poco di confusione sui rispettivi compiti.