Dimezzare gli zuccheri aggiunti: la proposta dell’Oms per proteggere la salute
Da dieci a un massimo di cinque cucchiai al giorno: ecco cosa propone l'Organizzazione Mondiale della Sanità in tema di zucchero ammesso nell'alimentazione quotidiana
“Dinamite politica”. E’ questa la definizione che Philip James, presidente dell’International Association for the Study on Obesity e collaboratore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), dà della nuova proposta elaborata proprio dall’Oms: dimezzare la quantità massima di zuccheri aggiunti nell’alimentazione quotidiana consigliata dalle sue linee guida. L’organizzazione discuterà di questa opportunità nei prossimi mesi prima di prendere una decisione definitiva, valutando i rischi per la salute delle attuali raccomandazioni, secondo cui gli zuccheri aggiunti agli alimenti consumati tutti i giorni non dovrebbero superare il 10%.
In termini più pratici, il limite massimo consentito passerebbe da 10 cucchiai da tè di zuccheri aggiunti al giorni a soli 5 cucchiai, quantità corrispondente alla dose di zucchero di una classica barretta Mars e alla metà di quanto ne è presente in un bicchiere di cola. L’obiettivo non sembra semplice da raggiungere, soprattutto se si pensa al fatto che secondo una ricerca condotta 3 anni fa all’Emory School of Medicine, negli Stati Unti, in alcuni paesi industrializzati ci sono persone adulte che riescono a introdurre nell’alimentazione quotidiana 46 cucchiai di zuccheri aggiunti.
Il problema non riguarda però solo i consumatori: se la decisione diventerà definitiva anche le aziende del settore alimentare dovranno adeguarsi alle nuove linee guida. L’eventuale processo di adeguamento sarebbe molto costoso e potrebbe risultare impopolare agli occhi di alcuni consumatori, tanto che secondo James
l’industria alimentare farà tutto ciò che è in suo potere per sabotarlo.
D’altra parte, gli esperti sembrano piuttosto fermi nelle loro intenzioni, alla base delle quali ci sono i rischi per la salute associati al consumo eccessivo di zuccheri.
Sarei d’accordo con la raccomandazione di ridurlo al 5%
ha dichiarato Srinath Reddy, cardiologo dell’Harvard School of Public Health e membro del gruppo di esperti dell’Oms.
Stanno emergendo prove schiaccianti del legame tra il consumo di bevande dolcificate con lo zucchero e di altri zuccheri e l’obesità, il diabete e addirittura le malattie cardiovascolari.
Il problema è in parte dovuto al fatto che i cibi e le bevande zuccherate sono diventati alimenti di base nella dieta di molti abitanti dei paesi industrializzati, mentre un tempo erano un premio occasionale. Dobbiamo invertire questo trend.
Via | Daily Mail
Foto | da Flickr di gringer