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Disturbi al pavimento pelvico, un aiuto dall’osteopatia

Il pavimento pelvico è un insieme di muscoli e legamenti, che serve a chiudere la parte inferiore della cavità addominale. Le principali funzioni del pavimento pelvico sono il sostegno, la protezione e il contenimento degli organi interni della cavità addominale e pelvica, ossia vescica, uretra, retto, utero e vagina. I principali disturbi sono l'incontinenza urinaria, la vulvodinia, le emorroidi, la stipsi, la dispaurenia, la cistite

Disturbi al pavimento pelvico, un aiuto dall’osteopatia

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Il pavimento pelvico è un insieme di muscoli e legamenti, che serve a chiudere la parte inferiore della cavità addominale. Il suo scopo è quello di tenere gli organi pelvici (la vescica, l’uretra, l’utero, la vagina, il retto) nella giusta posizione. La parte più esterna si chiama perineo. Cosa succede quando qualcosa non funziona? Quali sono i disturbi del pavimento pelvico più comuni e come si affrontano?

Abbiamo rivolto diverse domandate a Laura Rovelli, osteopata di MioDottore. Così da comprendere l’importanza di questa parte del corpo e capire come prenderci cura di lei. Soprattutto quando insorgono disturbi di varia natura, ma anche con regole di prevenzione dei principali problemi a carico del pavimento pelvico. L’osteopatia può essere un aiuto?

Cos’è il pavimento pelvico?

Il pavimento pelvico è una struttura muscolo-tendinea con una forma a rombo, che va a chiudere la cavità addominale, avvolgendo gli organi pelvici, sostenendoli e andando a formare nel loro tratto finale gli sfinteri. Svolge un ruolo fondamentale nell’attività degli organi pelvici, intervenendo nella funzione urinaria, fecale e sessuale.

Da cosa è formato il pavimento pelvico

È costituito da tessuti molli e formazioni muscolo-fasciali disposti su tre livelli. Posteriormente si hanno muscoli come l’elevatore dell’ano e lo sfintere esterno dell’ano, che si occupa di chiudere l’apertura anale, mentre anteriormente si hanno i muscoli costrittore della vagina e lo sfintere esterno dell’uretra. Ci sono poi i legamenti e le fasce aponeurotiche, che contribuiscono alla statica e alla dinamica del pavimento pelvico, mantenendo in sospensione gli organi pelvici e stabilizzandoli.

osteopata e pavimento pelvico
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Funzioni del pavimento pelvico

Le principali funzioni del pavimento pelvico sono il sostegno, la protezione e il contenimento degli organi interni della cavità addominale e pelvica, ossia vescica, uretra, retto, utero e vagina. I muscoli che costituiscono il pavimento pelvico agiscono in sinergia e sono anche capaci di contrarsi volontariamente, garantendo un appoggio solido e sicuro.

Un’ulteriore funzione è la continenza urinaria e fecale: è infatti in grado di mantenere la pressione intraddominale e gestire eventuali variazioni con un meccanismo automatico di contrazione. Ad esempio, i muscoli della regione perineale decorrono ai lati dell’uretra e reagiscono contraendosi per interrompere la minzione o rilassandosi per riprenderla.

Quali sono i disturbi principali al pavimento pelvico?

Il pavimento pelvico può presentare una problematica di ipertono o di ipotono. In entrambi i casi è possibile riabilitare o tonificare la muscolatura, essendo essa volontaria.

Le sintomatologie più ricorrenti riportate dai pazienti e legate a problematiche del pavimento pelvico sono:

  • l’incontinenza urinaria, gassosa o fecale (da urgenza, se si necessita di “correre in bagno”, o da sforzo, se accade quando ad esempio si starnutisce)
  • vulvodinia
  • emorroidi
  • stipsi cronica
  • dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali)
  • cistite post-coitale
  • prolasso uterino, vescicale, delle anse intestinali o rettale
problemi al pavimento pelvico
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Come l’osteopatia può aiutare le donne e quali disturbi può prevenire l’intervento dell’osteopata?

L’osteopata grazie ad alcune tecniche specifiche svolte sulla componente osteo-legamentosa e muscolare può riequilibrare le tensioni del pavimento pelvico a livello legamentoso, intervenire sulle disfunzioni a livello del bacino, rilasciare un eventuale tono aumentato della muscolatura e può rendere possibile una maggiore presa di coscienza delle possibilità contrattili o di rilascio della muscolatura di questa parte del corpo.

Dunque, con l’osteopatia si può intervenire, e prevenire, varie problematiche. Qualora si renda necessario, sarà possibile integrare il trattamento con tecniche sul piano viscerale.

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