Cos’è il disturbo da alimentazione incontrollata?

Con il termine di disturbo da alimentazione incontrollata di intende un disturbo alimentare causato da ripetute abbuffate, con perdita di controllo nell’assunzione del cibo. Tuttavia, a differenza di altri disturbi alimentari come la bulimia, tale assunzione incontrollata di cibo non è seguita da sistemi per eliminare il cibo ingerito, come il vomito o l’uso di lassativi/diuretici o da comportamenti compensatori (attività fisica). Il suo acronimo è BED e pare che colpisca maggiormente le donne rispetto agli uomini. Tipicamente la malattia si manifesta durante l’adolescenza o dopo i 30 anni. Spesso tale malattia è associata anche all’obesità: si pensa che ripetute diete drastiche possano contribuire a far insorgere una BED.

Sindrome da alimentazione incontrollata: sintomi

Ci sono alcuni sintomi tipici della sindrome da alimentazione incontrollata:

  • gli episodi di alimentazione incontrollata si ripetono nel corso del tempo e hanno caratteristiche ben precise: il cibo viene ingerito in un lasso di tempo preciso, solitamente in due ore e in quantità più abbondante di quanto sia normale e/o durante l’episodio si ha la sensazione di non riuscire a smettere di mangiare/selezionare il cibo che viene ingerito
  • gli episodi di alimentazione incontrollata devono avere almeno 3 (o anche più) di questi sintomi: si mangia più velocemente del normale/si mangia fino a sentirsi eccessivamente pieni/si ingeriscono grandi quantità di cibo anche se non si ha fame/si mangia da soli/si è disgustati o depressi per via delle abbuffate
  • ci si sente a disagio per queste abbuffate
  • per definire un disturbo da alimentazione incontrollata, gli episodi devono essere almeno 2 a settimana in un lasso di 6 mesi
  • non ci sono sistemi compensatori inappropriati a seguito delle abbuffate, quindi niente digiuni, niente aumento dell’attività fisica, nessun uso di purganti o diuretici, niente vomito

Chi soffre di questa patologia ha un unico pensiero fisso in testa: ingerire qualsiasi cibo gli si pari davanti per cercare di calmare l’ansia. Questo pur sapendo perfettamente che quei cibi contengono troppe calorie o che non fanno bene alla salute.

Ci sono poi altri disturbi psicologici che, comunemente, si ritrovano in associazione alla BED:

Esiste poi una variante nota come Night Eating Disorder: si tratta delle abbuffate notturne. Anche in questo caso abbiamo episodi di abbuffate incontrollate, che durano diverse ore, ma sempre di notte. E anche qui mancano i comportamenti compensatori successivi. Tale variante è spesso associata a depressione o eventi traumatici da perdita.

Disturbo da alimentazione incontrollata: cura

Non esiste un unico approccio per curare un disturbo da alimentazione incontrollata. Non basta andare da un dietologo, bisogna agire anche sulla psiche. Per cui, a seconda della situazione, potrebbero essere richieste diverse figure professionali: dietologo, medico internista, psicologo e psichiatra. Molto probabilmente il dietologo formulerà una dieta che sia adeguata per i fabbisogni nutrizionali del singolo, ma che sia per lui anche soddisfacendo, in modo da iniziare un programma di rieducazione alimentare.

A seconda poi di eventuali altre patologie concomitanti potrebbero essere aggiunti farmaci come gli antidepressivi o gli ansiolitici. A questi si includono farmaci usati in caso di bulimia nervosa (la prognosi è migliore nella BED che non nella bulimia nervosa). Spesso viene anche aggiunta una terapia cognitivo-comportamentale, soprattutto quando il paziente manifesta problemi legati al raggiungimento del peso forma.

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Foto | iStock

Published by
Manuela Chimera