Donazioni parziali e trapianti tra viventi, cosa dice la nuova legge?
Ecco i contenuti della nuova legge che estende la possibilità di trapianti tra viventi di parte di polmoni, intestino e pancreas
Una notizia occupa ormai da qualche giorno le pagine web e della carta stampata: il Senato ha approvato un disegno di legge che estende la possibilità di trapianti tra viventi ad altri organi oltre i reni e il fegato, che già da tempo possono essere donati da un individuo ancora in vita. Ora saranno possibili anche le donazioni parziali di polmoni, intestino e pancreas e gli ostacoli burocratici alla donazione saranno molti di meno.
Regola fondamentale è che le donazioni devono essere assolutamente a titolo gratuito. Chi vorrà farlo, potrà decidere di donare, anche se ancora in vita, una parte di uno di questi organi a un paziente che ne abbia bisogno. Il ministro della salute Renato Balduzzi ha così commentato l’approvazione unanime del disegno di legge:
Il provvedimento è solo apparentemente di settore e di profilo marginale. In realtà è molto importante per tutto il Paese, perché rivaluta la cultura del dono, che significa donare, ricevere e restituire, e questo nei trapianti tra viventi vale molto di più. Davvero questa legge segna una bella pagina per la sanità pubblica italiana.
Il disegno di legge era già passato al vaglio della Camera, che lo aveva approvato nello scorso mese di maggio. Ora il giudizio favorevole (e, peraltro, unanime) del Senato lo ha reso a tutti gli effetti una legge che, così come promette di ridurre i tempi burocratici nell’attesa del trapianto, è già di per sé breve: due soli articoli validi a partire dal giorno seguente la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Il contenuto di questi articoli è chiaro e semplice: per polmoni, pancreas e intestino non sarà più valido l’articolo 5 del Codice civile, secondo cui non è possibile donare parti del proprio corpo se la donazione causa una riduzione permanente dell’integrità fisica.
Le procedure per poter donare una parte di questi organi saranno le stesse già messe in pratica per il trapianto di reni e di fegato tra viventi. Può donare solo chi è maggiorenne e in possesso della capacità di intendere e di volere. Inoltre il donatore deve essere messo a conoscenza dei limiti del trapianto e delle conseguenze della donazione sul suo stato di salute.
A donare possono essere sia genitori, figli o fratelli, sia, nel caso in cui questi non siano donatori compatibili o non siano disponibili a donare, un estraneo. Rimane, infine, la possibilità di avere ripensamenti sulla decisione di donare parte dei proprio organi fino all’ultimo momento.
Balduzzi ha sottolineato l’importanza sociale della nuova legge che, ha spiegato il ministro,
concorre a rendere ancora più effettivo il diritto alla salute sancito dalla Costituzione e completa il disegno nazionale in materia di trapianti, un campo in cui l’Italia è all’avanguardia e nel quale si registra un’apprezzabile comunità d’intenti, confermata anche dal voto unanime dell’aula del Senato.