E’ italiano il primo trapianto di mano bionica
A riceverlo è Walter Visigalli, il paziente che la scorsa estate ha dovuto rinuciare alla mano umana che gli era stata trapiantata a causa delle crisi di rigetto
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Ricordate la storia di Walter Visigalli, il primo uomo ad aver ricevuto un trapianto di mano in Italia? A ben 13 anni dall’intervento Visigalli aveva dovuto rinunciare alla sua nuova mano a causa delle crisi di rigetto con cui era costretto a convivere, diventate ormai un incubo. Oggi l’uomo può finalmente tornare a contare su entrambe le mani. Il merito è dei chirurghi che gli hanno impiatato la prima mano bionica al mondo.
I dettagli della nuova opzione terapeutica sono stati presentati all’Istituto Italiano di Chirurgia della Mano di Monza dal chirurgo Marco Lanzetta, consulente dello stesso Istituto.
Abbiamo sostituito il trapianto da donatore umano con quello da ‘donatore tecnologico’
ha spiegato l’esperto. In effetti la nuova mano, composta da una struttura esterna in silicone che racchiude le parti tecnologiche fatte di titanio e carbonio, è stata prodotta da un’azienda con sede a San Marino. Dopo l’intervento sono stati sufficienti 15 giorni perché il paziente riuscisse a compiere gesti ed azioni che all’epoca si sono fatti attendere per ben un anno nonostante la mano trapiantata fosse completamente umana.
Questo perché
ha precisato Lanzetta
in questi anni ha acquisito una rappresentazione cerebrale della mano e la sua muscolatura del braccio è stata allenata e sollecitata.
Il successo di questo primo tentativo offre nuove opportunità terapeutiche future.
L’utilizzo di questa protesi di mano bionica apre importantissimi scenari per le persone che subiscono amputazioni di arti
ha commentato il chirurgo, ipotizzando che questa innovazione
potrebbe far diventare il trapianto di mano, se fatto in giovane età, una misura temporanea, nel caso vi siano effetti collaterali di rigetto o cali di funzione, come avvenuto per Walter.
Via | Ansa