Ecco il cheeseburger impossibile: sa di carne, ma è vegetariano
A definirlo così sono i suoi stessi ideatori, che promettono: “Utilizziamo le piante per produrre le migliori carni che abbiate mai mangiato”
“Ti piace la carne. Ti piace il formaggio. Per centinaia di anni ci siamo affidati agli animali per produrli. Impossibile Foods ha trovato un modo migliore”. Quello di cui stiamo parlando è il “cheeseburger impossibile”: prodotto con ingredienti 100% vegetali sa di carne e ha l’aspetto al sangue tipico di un hamburger a cottura media. A proporlo è Patrick Brown, biochimico della Stanford University, che lo produce nella sua azienda alimentare, Impossible Foods.
Una la ragione alla base di quest’idea che a primo impatto potrebbe sembrare bizzarra: trovare un’alternativa agli allevamenti per produrre la carne e il formaggio, la stessa motivazione alla base della scelta di non mangiare carne dei molti vegetariani e vegani che considerano l’allevamento una pratica completamente insostenibile dal punto di vista ambientale. D’altra parte, non è assolutamente detto che chi sceglie di non mangiare carne non ne ami il sapore. La proposta di Brown sembrerebbe poter soddisfare il loro palato senza tradire la loro scelta.
I segreti del cheeseburger impossibile
Utilizzando una serie di ingredienti di origine vegetale Brown ha trovato la formula perfetta per riprodurre sia la consistenza del grasso e dei muscoli animali, sia il sapore della carne. Fondamentale a tale scopo è stata una molecola, l’eme, presente nella leghemoglobina, una sorta di versione vegetale dell’emoglobina presente nelle radici delle piante in grado di fissare l’azoto, come il fagiolo.
Proprio come l’emoglobina anche la leghemoglobina lega il ferro ed è in grado di legare l’ossigeno. Nel momento in cui l’eme interagisce con l’ossigeno diventa di color rosso intenso. Da qui deriva l’aspetto “al sangue” del cheeseburger impossibile (lo potete vedere nell’immagine qui sopra). Ma c’è di più. La presenza dell’eme conferisce a questo burger vegetariano un sapore simile a quello della carne. L’unica nota dolente è che a detta di chi l’ha assaggiata questa carne assomiglia molto di più a tacchino che a manzo.
Un’alternativa economica all’hamburger artificiale
Il cheeseburger impossibile potrebbe quindi essere un’alternativa all’hamburger prodotto utilizzando cellule staminali da un gruppo di ricercatori dell’Università di Maastricht (lo potete vedere nel video in apertura di questo post). Per di più sarebbe molto più economico: per produrne uno sarebbero sufficienti 20 sterline contro le 325 mila dell’hamburger olandese. Voi quante sareste disposti a spenderne?
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Via | The Wall Street Journal; Impossible Foods
Foto | Patrick Brown, Impossible Foods